24 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

La costumista Milena Canonero ha vinto il suo quarto Oscar

La celebre costumista, originaria di Torino, ha fatto suo il quarto Oscar per “Grand Budapest Hotel”, del visionario Wes Anderson, ed entra, di diritto, nella storia del cinema mondiale. Orgoglio italiano.
A cura di Ciro Brandi
24 CONDIVISIONI
Immagine

La torinese Milena Canonero ha fatto poker. La straordinaria costumista ha vinto il suo quarto Oscar per i sensazionali costumi del film “Grand Budapest Hotel” di Wes Anderson, con Ralph Fiennes, Tony Revolori, Bill Murray e Saoirse Ronan. La Canonero è nata a Torino, ma la sua avventura inizia a Londra, quando inizia a studiare arte e storia del costume con una passione che la porterà lontanissimo. Qui ha l'opportunità di incontrare importanti personalità del cinema e del teatro. Il suo primo lavoro sarà per una pubblicità del regista inglese Hugh Hudson, ma di lì a poco, incontra Stanley Kubrick e sua moglie Christiane, attraverso il giornalista Riccardo Aragno, grande amico della famiglia Kubrick, che in seguito le offre il primo incarico da costumista per la pellicola cult “Arancia meccanica”. E’ solo l’inizio di una sfolgorante carriera.

Londra, Kubrick e i tre Oscar

Kubrick le affida la stessa posizione per “Barry Lyndon” con il quale si aggiudica l'Oscar insieme a Ulla-Britt Søderlund. Hugh Hudson, invece, le affida i costumi di “Momenti di gloria”, storia di due atleti ambientata negli anni ’20 e arriva, così, il secondo Oscar. La Canonero ormai è lanciatissima e viene nominata all'Oscar altre cinque volte, per film stupendi come “La mia Africa”, “Dick Tracy”, “Tucker”, “Titus”, e “L'intrigo della collana”. Nel 2007, L’Academy le assegna il terzo Oscar per i costumi di “Marie Antoinette”, film storico diretto da Sofia Coppola. I suoi ultimi lavori risalgono al 2007 con “I Viceré” di Roberto Faenza e “Il treno per il Darjeeling”, sempre del visionario Wes Anderson, per poi arrivare “Wolfman” di Joe Johnston, del 2010. Stanotte, però, è arrivata la quarta statuetta, e non c’è tempo o spazio per parlare di progetti futuri, ma solo di godersi questo grande momento che lascerà il segno nella storia del cinema per sempre.

24 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views