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La famiglia di Brandon Lee su tragedia Rust: “Nessuno dovrebbe essere ucciso da una pistola sul set”

La morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins e il grave ferimento del regista Joel Souza hanno fortemente colpito la famiglia di Brandon Lee che, sempre per una negligenza sul set, è morto a soli 28 anni durante le riprese del film Il Corvo: “I nostri cuori adesso sono con le famiglie di Halyna Hutchins e Joel Souza e di tutti coloro che sono stati coinvolti nell’incidente sul set di ‘Rust’. Nessuno dovrebbe mai essere ucciso da una pistola su un set cinematografico”.
A cura di Eleonora D'Amore
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La morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins e il grave ferimento del regista Joel Souza hanno fortemente colpito la famiglia di un altro attore che, sempre per una negligenza sul set, è morto a soli 28 anni. L'addio di Brandon Lee al cinema sul set del film Il Corvo, capolavoro di Alex Proyas basato sul fumetto di James O'Barr, fu un vero e proprio lutto per i fan di mezzo mondo e, da allora, pose i riflettori sulla gestione delle armi in scena. La famiglia di Brandon Lee, che ad oggi ne cura la memoria e ne gestisce i social, ha commentato così l'ennesima tragedia su un set cinematografico:

I nostri cuori adesso sono con le famiglie di Halyna Hutchins e Joel Souza e di tutti coloro che sono stati coinvolti nell’incidente sul set di ‘Rust’. Nessuno dovrebbe mai essere ucciso da una pistola su un set cinematografico.

Quali armi vengono usate sui set e come vengono gestite

Fanpage.it ha raggiunto l'esperto di armi di scena Simone Belli, che ha lavorato sia in Italia che in America, cogliendo delle profonde differenze nel sistema. Differenze soprattutto sulla facilità di accesso alle armi, comprate con proiettili veri anche nei supermercati, e sulla superficialità con la quale molti stunt director si approcciano alle scene che prevedono sparatorie. Una complessità che in Italia è meno sentita, perché maggiormente monitorata è l'acquisizione di armi vere e di conseguenza dei proiettili potenzialmente pericolosi. "In genere si utilizzano le cosiddette blank fire, (le classiche "scacciacani"), che hanno una fiammata top fire, dove la fiammata parte in alto e mai frontale. Funzionano con proiettili a salve e non c'è alcun rischio che possano essere espulsi dalla canna frontalmente, perché l'otturatore è bloccato. Inoltre, si vede che sono cartucce finte, senza l’ogiva davanti, sono molto diverse. In certi casi però vengono utilizzate anche armi da fuoco di replica (front fire), ovvero manifatture non più funzionanti di difficile reperibilità storica, rese inoffensive" ha dichiarato.

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