Le 5 bambole più terrificanti del cinema
Da ieri nelle sale italiane, il film horror “Annabelle” sta attirando la curiosità di migliaia di spettatori, terrorizzati e affascinati, allo stesso tempo, dalla storia di questa bambola maledetta che provocherà la morte di chiunque la possieda. Ma la storia del cinema è piena di pupazzi che hanno tormentato le nostre notti, facendoci rigirare nel letto milioni di volte e accendere le luci, sbarazzandoci di qualsiasi bambolotto nei paraggi. Come dimenticare il terribile Chucky del film cult “La bambola assassina”? E Billy, il pupazzo sul triciclo di “Saw – L’enigmista”? Noi ne abbiamo scelti 5 che, sicuramente, avranno popolato i vostri incubi, ma, come al solito, attendiamo i vostri suggerimenti per allungare la lista.
1. "Annabelle"
Da ieri è nelle nostre sale “Annabelle”, John R. Leonetti , spin-off de “L’evocazione – The Conjuring”, che ha come protagonista un’inquietante bambola, dimora di un’entità maligna potentissima. Se ben ricordate, la bambola è presente nel prologo de “L’evocazione”, e in quelle scene si vedevano delle ragazze vittime di eventi inspiegabili ma che sembravano, comunque, legati alla presenza di Annabelle. Il tutto dura fino all’arrivo dei coniugi Warren (interpretati da Patrick Wilson e Vera Farmiga) che provvedono ad esorcizzare la bambola e a portarla via. La curiosità riguarda proprio il fatto che la bambola Annabelle – molto diversa da quella usata per il film – esiste veramente e, attualmente, si trova nel Museo dell’Occulto dei coniugi Warren.
2. Chucky in “La bambola assassina”
Chucky è il terribile protagonista del cult “La bambola assassina”, del 1988, diretto da Tom Holland. è un film horror statunitense del 1988 diretto da Tom Holland. L’inquietante bambola ha al suo interni l’anima di un serial-killer e il suo scopo è quello di rientrare in un corpo umano, precisamente quello della prima persona alla quale ha rivelato la sua vera identità, in breve tempo, altrimenti rimarrà intrappolato per sempre nel pupazzo. Per tale obiettivo dovrà scegliere Andy, un bambino che riceve la bambola come regalo di compleanno. Crudele e determinato, Chucky riuscirà quasi nel suo intento, mietendo numerose vittime sul suo cammino.
3. Dolly in “Dolly Dearest – La bambola che uccide”
Il film del 1991, diretto da Maria Lease, ha come protagonista una famiglia americana che si trasferisce in Messico per fabbricare bambole. Purtroppo per loro, i giocattoli creati saranno presto impossessati da uno spirito maligno e tra le bambole più atroci c’è Dolly, dall’aspetto orribile e dalle intenzioni assassine. Quanti di voi hanno dormito dopo aver visto il film?
4. Billy in “Dead Silence”
L’angosciante Billy è il protagonist del film “Dead Silence”, del 2007, diretto dal regista James Wan che narra la storia dei coniugi Jamie e Lisa Ashen ricevono un misterioso pupazzo da ventriloquo, Billy appunto, in un pacco non marcato. I due si chiedono chi possa averglielo mandato e Lisa si ricorda di una filastrocca inquietante sui pupazzi che conosceva quando era più giovane, che parlava della ventriloqua Mary Shaw. Jamie la ignora e esce di casa per comprare la cena. Quando torna a casa sente la voce della moglie chiamarlo dalla camera da letto dove trova il corpo senza vita di Lisa con la lingua strappata, e Billy si trova sul pavimento, vicino al cadavere. Jamie scopre che il bambolotto apparteneva a Mary Shaw, una ventriloqua che viveva nella sua città natale: "Ravens Fair". E’ l’inizio dell’incubo.
5. Billy in “Saw – L’enigmista”
Il pupazzo della celebre saga di “Saw – L’Enigmista” (2004) ha popolato gli incubi notturni di milioni di spettatori in tutto il mondo. Billy, questo il suo nome, per comunicare ai soggetti messi alla prova quello che devono fare con dei messaggi registrati, spesso apparendo su uno schermo televisivo o occasionalmente in prima persona per descrivere i dettagli delle trappole ed i mezzi con cui i soggetti potrebbe sopravvivere. il nome “Billy” gli fu dato da James Wan, regista, co-sceneggiatore e creatore di Saw, ma non è mai stato pronunciato nei film, solo nelle interviste rilasciate alla stampa.