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Luca Barbareschi: “Fausto Brizzi non ha fatto nulla, quelli del #MeToo sono dei mentecatti”

“Una roba comica” dice del movimento l’attore, produttore ed ex parlamentare. Barbareschi aveva fatto già sapere di essere pronto a fare tre film con il regista finito al centro dello scandalo molestie e ne parla come un genio, il Re Mida del cinema italiano: “Da quando lo abbiamo sotto contratto abbiamo triplicato il fatturato del cinema”.
A cura di Andrea Parrella
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Il polverone mediatico che ha riguardato Fausto Brizzi nei mesi scorsi ha generato, anche in Italia, un enorme dibattito inerente il tema degli abusi e delle molestie nel mondo del cinema. A tornare ad affrontare il tema è l'attore e produttore, nonché ex parlamentare Luca Barbareschi, che già a dicembre scorso aveva manifestato il proprio appoggio a Brizzi, prendendo una posizione netta e contraria al nascente movimento #MeToo. In una intervista all'Ansa Barbareschi è tornato sul punto, ribadendo la sua stima nei confronti di Brizzi, oltre a sottolineare la continuazione del loro rapporto lavorativo e un giudizio sprezzante verso chimuova accuse verso il regista di "Poveri ma ricchissimi":

Brizzi è a capo della sezione Eliseo Cinema, showrun di molte cose e a luglio iniziamo il suo nuovo film. Brizzi è un genio. Ha una testa meravigliosa. Questo branco del #MeToo sono dei mentecatti. È una roba comica.

Barbareschi sembra riferirsi, in realtà, più specificamente, al fenomeno italiano e al soggetto colpito dall'inchiesta de Le Iene, programma tv con il quale l'ex politico di centrodestra non ha mai avuto rapporti sereni. "Quando leggevo le notizie delle presunte molestie sessuali che hanno travolto il regista di Notte prima degli esami – prosegue Barbareschi – e lo hanno portato alla rottura con Warner ridevo: è da matti rinunciare a Brizzi".

Brizzi gallina dalle uova d'oro del cinema

Insomma, Luca Barbareschi analizza il caso di Brizzi da un punto di vista meramente commerciale e non può fare a meno di tesserne le lodi, considerandolo una specie di Re Mida nell'ambito cinematografico nazionale contemporaneo. Motivo per il quale, una volta licenziato da Warner a causa degli eventi che si sono susseguiti, Barbareschi ha approfittato dell'occasione ingaggiandolo: "Da quando lo abbiamo sotto contratto abbiamo triplicato il fatturato del cinema. Lavoriamo con Medusa, Rai Cinema, Sky. L'ho messo sotto contratto appena ho saputo che era libero". Ma c'è spazio anche per una considerazione sulle accuse giunti all'indirizzo di Fausto Brizzi da più donne operative nel mondo del cinema:

È pazzesco quello che è accaduto, non ha fatto niente. Quando ho letto che volevano togliere il suo nome dal suo film è stata la dimostrazione della insipienza della capacità manageriale di alcuni.

L'inchiesta ai danni di Fausto Brizzi

Intanto a febbraio 2018 è stato aperto un fascicolo contro Fausto Brizzi. Il caso, fino ad allora soltanto mediatico, era partito da un servizio de "Le Iene", con le interviste a diverse presunte vittime che raccontavano di aver subito pesanti avance dal cineasta romano. Ora è arrivato fino alla procura di Roma in seguito a una prima denuncia depositata contro il regista.

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