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Madonna attrice al cinema: i suoi 10 film che vale la pena vedere

Madonna è una della star della musica più amate in assoluto, ma nella sua lunga carriera ha girato – da attrice – una ventina di film, bersagliati puntualmente dalla critica. Tuttavia, ci sono 10 pellicole che possono essere considerate le sue più belle e significative.
A cura di Ciro Brandi
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Madonna è, decisamente, una delle icone musicali più amate a livello globale. I suoi concerti sono sempre sold-out e, tralasciando la rovinosa caduta agli ultimi Brit Awards, i suoi live offrono sempre uno spettacolo glamour  e moderno, con costumi elaborati e coreografie impressionanti, sono dei veri e propri eventi, più che concerti. Fin dai primi anni Ottanta, Madonna ha alternato alla carriera musicale anche quella di attrice, successivamente anche di produttrice, aprendo la casa di produzione Semtex Girls, sceneggiatrice e regista. Il debutto al cinema avvenne nel 1980 con il film “L’oggetto del desiderio”, ma Madonna lo girò più che altro per sbarcare il lunario, infatti il suo compenso fu solo di 100 dollari. In generale, i suoi film – ne ha girato una ventina – sono quasi sempre stati giudicati malissimo dalla critica e sono stati dei flop commerciali clamorosi, ma non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. Ecco, quindi, 10 film di Madonna più belli.

“Cercasi Susan disperatamente”(1985)

Il film del 1985, diretto da Susan Seidelman, fu presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al 38° Festival di Cannes. Seidelman racconta la storia di Roberta Glass (Rosanna Arquette) una frustrata casalinga di provincia che, per vincere la noia, segue gli amori di Jim (Robert Joy) e Susan Thomas (Madonna) attraverso i messaggi che i due si mandano per mezzo di annunci sui giornali. Incuriosita, si mette sulle tracce di Susan, ma questo la porta a essere coinvolta in una serie di avventure esilaranti e rischiose. Ad un certo punto, perderà anche la memoria e, al risveglio, crederà di essere Susan. Madonna ha inciso per la colonna sonora del film il brano “Into the Groove”, che successivamente sarà contenuto nella ristampa dell'album "Like a Virgin". La pellicola ebbe un ottimo riscontro e, solo negli USA, riuscì ad incassare oltre 27 milioni di dollari.

“Who’s That Girl”(1987)

James Foley, nel film del 1987, narra la storia di Louden Trott, un timido avvocato che sta per sposarsi con la figlia del suo principale. Il giorno prima delle nozze, però, riceve l'incarico di accompagnare la ladra, Nikki Finn (Madonna), dalla prigione al pullman per Filadelfia, ma lei vuole scoprire il mandante dell'omicidio del suo fidanzato. La scintilla tra i due non tarderà ad arrivare. Madonna interpreta quattro brani della colonna sonora: “Who's That Girl”, “Causing a Commotion”, “The Look of Love” e “Can't Stop”.

“I maledetti di Broadway”(1989)

Il film a episodi, di Howard Brookner, si basa su quattro storie vere scritte da Damon Runyon, ed è interpretata da Madonna, Matt Dillon, Jennifer Grey, Anita Morris, Julie Hagerty, Rutger Hauer, Esai Morales e Randy Quaid. Nel film Madonna è la ballerina più desiderabile di tutta Broadway, Hortense Hathaway, che canta e balla facendo il doppio-gioco tra Regret (Matt Dillon) e Feet Samuels (Randy Quaid) e intanto medita di ritirarsi in campagna. La star interpreta la canzone “I surrender, dear” in duetto con Jennifer Grey.

“Dick Tracy”(1990)

La pellicola di Warren Beatty, liberamente ispirata al fumetto omonimo di Chester Gould, ebbe uno strepitoso successo. Siamo negli anni ’40. Il protagonista principale è il detective Dick Tracy (Beatty) che decide di affrontare Big Boy Caprice (Al Pacino), che si è impossessato di un enorme giro di affari loschi. S’imbattera in avventure pericolose, doppiogiochisti, inclusa Mozzafiato Mahoney (Madonna). Nel film la cantante interpreta i pezzi “Sooner or Later”, “More” e “What Can You Lose”, contenute nell'album “I'm Breathless”. La pellicola fu premiata con tre Oscar (Milgior scenografia, Miglior trucco e Miglior canzone).

“A letto con Madonna”(1991)

Il controverso documentario diretto dal 26enne Alek Keshishian, uscito nel 1991, fu presentato alla 44esima edizione del Festival di Cannes (fuori concorso), e fu registrato durante il World Tour Blond Ambition. Madonna intendeva mostrare al suo pubblico come la celebrità altera la vita di un artista e quali sono gli effetti della notorietà di una grande diva, alternando divertimento e momenti commoventi, riguardanti anche membri della troupe della star. Il film è diretto dal ventiseienne Alek Keshishian e prodotto da Propaganda Films. Il documentario ha incassato 29.012.935 dollari ma le rogne non mancarono. Nel 1992, infatti, tre ballerini del Blond Ambition Tour intrapresero un'azione legale contro Madonna per aver violato la loro privacy.

“Ombre e Nebbia”(1991)

L’eclettico Woody Allen volle anche Madonna per raccontare la storia di uno stangolatore che, negli anni ’20, si aggirava per una non ben definita città dell’Europa centrale. Allen è Kleinman, un impiegato ebreo che viene coinvolto dai concittadini nella caccia all'assassino. Si ritrova solo, spaventato e senza istruzioni, nella notte. Il suo dramma si intreccia con quello di Irmy (Mia Farrow), la mangiatrice di spade del circo della città, che è fuggita dopo aver trovato Paul (John Malkovich), il suo uomo, tra le braccia della trapezista Marie (Madonna). Durante quella notte, succederà davvero di tutto.

“Ragazze vincenti”(1992)

Ragazze vincenti” è, probabilmente, il film più riuscito girato da Madonna. Diretta da Penny Marshall,  la pellicola racconta la storia vera di un campionato di baseball tutto al femminile, capitanato dalle sorelle Kit e Dottie Keller (Lori Petty e Geena Davis) che si svolse nell'America del 1943, a causa della mancanza dei giocatori uomini impegnati nella guerra. Quando la guerra finisce, però, e dal fronte tornano i giocatori maschi, il business delle ragazze perde consistenza e il sogno svanisce. Madonna interpreta la rocciosa e combattiva Mae Mordabito e canta il brano principale della colonna sonora del film “This Used to Be My Playground” che sarà prima pubblicata nell'album celebrativo delle Olimpiadi del 1992 “Barcelona Gold” e poi nella raccolta di ballate “Something to Remember”.

“Body of evidence – Il corpo del reato”(1993)

Uli Edel fiutò il business dei thriller erotici, sul filone di “Basic Instict” e, nel 1993,assoldò Madonna e Willem Dafoe, ottenendo un ottimo successo al box office. La storia è quella di un miliardario morto che ha lasciato tutto alla sua amante, Rebecca Carlson (Madonna), con grande disperazione della segretaria di lui che ora lancia accuse e sospetti. Rebecca viene incriminata e portata in tribunale con l'accusa di aver portato alla morte a mezzo di prestazioni sessuali il vecchio amante che era, tra l'altro, sofferente di cuore. L'avvocato che difende Rebecca è Frank Dulaney (Willem Dafoe), bravo e scaltro, ma di certo non indifferente alle avances sessuali di Rebecca.

“Evita”(1996)

Alan Parker, nel 1996, dirige l’adattamento cinematografico dell'omonimo musical composto da Andrew Lloyd Webber e Tim Rice.  La storia è quella di Evita Perón, attrice, politica, sindacalista e filantropa argentina, seconda moglie del Presidente Juan Domingo Perón e First Lady dell'Argentina dal 1946 fino alla morte nel 1952, avvenuta per un tumore, a soli 33 anni. Per la versione cinematografica, i due autori della colonna sonora hanno composto appositamente il brano “You Must Love Me”, premiato con un Oscar per la Migliore canzone, mentre a Madonna andò il Golden Globe come Miglior attrice protagonista. Il film è interpretato interamente attraverso canzoni e la voce narrante è affidata ad Antonio Banderas, nel ruolo di Che. Madonna si documentò accuratamente sulla vera storia di Evita, leggendo decine di libri su di lei, e incontrò le persone che la conobbero, incluso il Presidente argentino Carlos Menem, al quale chiese di poter utilizzare per le riprese il famoso balcone della Casa Rosada, la residenza presidenziale argentina. La scelta di far interpretare il ruolo di Evita, considerata in patria come una santa, a Madonna resasi protagonista di numerosi scandali ha suscitato le critiche di numerosi nostalgici della moglie di Peron. Dopo un breve periodo di riprese la troupe lasciò l'Argentina e completò le riprese degli esterni a Budapest. Il film riuscì ad incasssare 140 milioni di dollari (di cui 50 negli Stati Uniti)

“007 – La morte può attendere”(2002)

Nel 2002, Lee Tamahori, dirigeva Pierce Brosnan, Halle Berry, Rosamund Pike e Madonna nel film sulle avventure di 007, a 40 anni dal primo film di James Bond, “Agente 007 – Licenza di uccidere" del 1962. Madonna — interprete del tema principale della colonna sonora “Die Another Day”, che ottenne una nomination ai Golden Globe — appare in un cameo che mandò in delirio i suoi fan, in cui fa la parte della maestra d'armi Verity al circolo di scherma dove Bond si reca per indagare su Gustav Graves (Toby Stephens).

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