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Martin Scorsese cede al 3D per The Invention of Hugo Cabret

Sarà girato in stereoscope il nuovo film di Scorsese, un curioso adattamento surreale di un libro per ragazzi.
A cura di Ambra Zamuner
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scorsese hugo cabret

E chi lo avrebbe detto, che lo psicologico e violento Martin Scorsese dopo il successo mondiale di Shutter Island, potesse darsi ai libri per ragazzi. Non è la prima volta che sperimenta nella sua carriera il regista italoamericano, ma un progetto così resta curioso. The Invention of Hugo Cabret è un romanzo scritto da Brian Selznick e racconta la storia di un bambino che vive nei muri della stazione dei treni a Parigi, intorno agli anni trenta.

Il cast in parte è già stato scelto: Sacha Baron Cohen ( l'attore pazzo di Borat) sarà un ispettore della stazione ferroviaria, Ben Kingsley (confermato al fianco del regista dopo Shutter Island) avrà la parte di George Melies padre del cinema e involontario creatore di varie tecniche cinematografiche dal montaggio, alla dissolvenza, fino al colore dipinto a mano sulla pellicola. Per la parte del protagista ancora non c'è conferma, ma appare un nome ricorrente Asa Butterfield il piccolo attore di Il bambino con il pigiama a righe, commovente film sull'olocausto e del recente Wolfman di Benicio Del Toro. Chloe Moretz, attrice tredicenne con una carriera più lunga sicuramente della mia, è confermata invece per interpretare Isabelle, prima però avrà a che fare con le critiche per Kick Ass film attaccato da più parti, prodotto da Brad Pitt.

A John Logan è stata affidato il riadattamento della sceneggiatura il quale ha già lavorato con Scorsese per The Aviator, oltre che in Sweeney Todd di Tim Burton e L'Ultimo Samurai. Cosa pensare dell'apprezzamento nei riguardi del 3D (tra poco anche in tv) di un regista legato al raccontare, al retrò e alle saghe familiari come Scorsese. Forse c'è un momento per ogni cosa e ora è giunto per lui quello per la sperimentazione, crea comunque sconcerto questa sua presa di posizione. Che sia un pretesto per usare una tecnica nuova, quello di puntare su una saga letteraria? Era troppo immaginare come una storia bella così potesse rendere alla perfezione su uno schermo tradizionale grazie alla sola abilità del regista, e che regista.

Ambra Zamuner

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