“Mio fratello rincorre i dinosauri”, Alessandro Gassman: “Un film in sostegno della diversità”
La Mostra del Cinema di Venezia lascia spazio agli autori emergenti. Nelle giornate dedicate ai nuovi talenti della cinematografia contemporanea è stato presentato il film d'esordio di Stefano Cipani, "Mio fratello rincorre i dinosauri", tratto dall'omonimo romanzo scritto dal giovane Giacomo Mazzariol, scritto dopo il video diventato virale The Simple Interview, con protagonista Giovanni, detto Gio, fratello minore dello scrittore Mazzariol affetto da sindrome di Down. Dopo la prima pubblicazione, avvenuta nel 2016, il libro divenne subito un best seller e, a soli tre anni dall'uscita, ecco che l'autore partecipa anche alla stesura della trasposizione cinematografica.
Un film dal forte impatto sociale
"Mio fratello rincorre i dinosauri" è una storia delicata e profonda che parla dell'amore tra due fratelli, Jack e Giò, quest'ultimo affetto dalla Sindrome di Down. Una realtà alla quale Jack nell'infanzia fu preparato attraverso la mediazione della "magia", decodificando gli atteggiamenti del fratellino come una sorta di superpoteri. Nell'adolescenza, poi, prenderà consapevolezza, apprendendo che Giò non è davvero un super eroe, ma semplicemente un bambino nato con un cromosoma in più. Protagonisti di questa storia d'amore familiare, in cui non mancano spensieratezza e risate, sono Alessandro Gassman, Isabella Ragonese, Rossy De Palma e gli attori esordienti Francesco Gheghi, e Lorenzo Sisto il piccolo interprete di Giò. Tutti i protagonisti si sono dimostrati entusiasti del progetto alla base di questa pellicola, soprattutto per il messaggio sociale che intende trasmettere, come rivela Alessandro Gassman:
In una società che non solo alla disabilità ma a qualunque diversità risponde spesso con chiusura pura e a volte violenza, soprattutto in rete questo film è un aiuto, anche perché la commedia, quando è misurata, è il genere che assomiglia di più alla vita. Se avessimo fra noi molte più famiglie come i Mazzariol, non ci troveremo nella brutta situazione in cui siamo.
Il romanzo e poi la pellicola affrontano la tematica da un punto di vista inedito, quello di un bambino che, diventato ragazzo, è come se percepisse di essere stato ingannato, accumulando rabbia e distacco nei confronti di un fratello che non è come lo aveva immaginato, ma di cui pian piano, riuscirà ad apprezzare ogni sfumatura. Il regista, Stefano Cipani, ha rivelato quali siano state le sue impressioni nell'approcciare questa sfida cinematografica: "Quando ho letto il romanzo mi ha molto colpito, poi, conoscendola, mi sono innamorato della famiglia Mazzariol. Nel film ho cercato di mantenere la leggerezza che ho trovato nel libro".