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Paolo Villaggio: “Siamo infelici, in quest’Italia di m***a siamo tutti Fantozzi”

Paolo Villaggio show al Festival del cinema di Roma. L’attore assicura di essere ancora molto lucido e di aver preservato la sua proverbiale cattiveria. Parole dure per Matteo Renzi e per Papa Francesco, prima di passare alla genesi di quello che ha rappresentato uno dei fenomeni mediatici degli anni 70/80. Da fine ottobre a inizio novembre la saga di Fantozzi verrà riportata al cinema, a 40 anni dalla sua prima uscita.
A cura di Eleonora D'Amore
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Paolo Villaggio ha presenziato alla Festa del cinema di Roma – edizione 2015. Nella Sala Petrassi l'attore, assieme ad Anna Mazzamauro (la signorina Silvani di ‘Fantozzi') e Plinio Fernando (la figlia-scimmia), ha incontrato il pubblico e la stampa per il ritorno della saga di Fantozzi, a 40 anni dei primi due episodi. La Eagle Pictures, infatti, farà uscire in 200 sale il primo film il 26, 27 e 28 ottobre, mentre il 2, 3 e 4 novembre uscirà il secondo, anch'esso in 200 sale. L'attore conferma di essere ancora lucido, nonostante l'avanzata età, e di aver preservato la sua proverbiale cattiveria. Ed è lì che ha inizio il suo show, che non risparmia nessuno, da Matteo Renzi fino al Papa.

"Fantozzi oggi? Siete tutti voi. Non abbiate paura, non siete soli ad avere questa incapacità di essere felici. In quest'Italia di m***a? siamo tutti Fantozzi". Dalla stoccata iniziale, al massacro intellettuale: "Oggi gli intellettuali, quelli che leggono gli editoriali sui grandi giornali, che parlano di cose saccenti, lo fanno per dieci minuti, ma si capisce che non gliene importa nulla. Poi arriva uno che dice: hai visto ieri Totti? Basta? È finita la serata: si parla solo di Totti. Gli argomenti preferiti degli italiani sono calcio, accoltellamenti e donne. […] L'italiano medio, quando parla del suo Paese, dice che sono tutti ladri. In realtà non é vero disprezzo: gli italiani vorrebbero essere tutti ladri, ma non hanno avuto il coraggio di rubare. Il sogno di molti e' di fare una rapina in banca".

"Renzi? Non pagare le tasse può essere un errore"

Da qui a Matteo Renzi il passo è breve: "La middle-class ha paura perché capisce che l'Italia é in declino, un declino veloce nonostante Renzi dica non facciamo pagare le tasse. Questo però può essere anche un errore clamoroso perché tagliare le tasse significa che la sanità per i poveri diventa un problema insormontabile: hai un tumore e chiedi un appuntamento dal medico; te lo fissano dopo sei mesi e a quel punto? si presenta la tua vedova".

"Papa Francesco ha paura di morire"

Vista la deriva pessimistica e crudamente reale, nemmeno per Papa Francesco c'è uno sconto di pena verbale: "Io ho un sospetto, quasi una certezza: questo papa argentino che é così furbo e così abile, che ha semplificato il linguaggio e che é così amato, sinceramente? Mi sembra che abbia paura della morte. Questo papa, come tutti i papi sa che non esiste l'aldilà promesso dei cattolici. E poi, pensandoci, il paradiso cattolico che cos'é? Nel Corano é spiegato esattamente com'é quello islamico: pieno di fiori, di frutta, di dolci e di donne. È un paradiso molto convincente. Ma quello cattolico é vago. Io non ci credo e neppure il Papa. Purtroppo".

"Fantozzi è nato in un cabaret artigianale di Genova"

Lo show Paolo Villaggio non esula dal tema dell'incontro, ovvero la riedizione dopo 40 anni dei suoi primi film , ‘Fantozzi' e ‘Il secondo tragico Fantozzi':

Fantozzi é nato in un cabaret artigianale di Genova dove mi esibivo insieme al mio amico Fabrizio De Andre'. Un giorno venne a vederci un giornalista bruttissimo, che scriveva per ‘Grazia' e si chiamava Maurizio Costanzo. Ci disse di andare a Roma dove ci avrebbe fatto diventare famosi. Faber era un vigliacco e non volle andare, mentre io seguii il consiglio di mia moglie, che mi disse: scegli sempre l'incerto per il certo. […] Dopo alcuni giorni mi chiamò il direttore dello Spettacolo televisivo della Rai che mi offri' di lavorare a Milano a ‘Quelli della domenica' con Renato Pozzetto. E lì iniziò il successo di un personaggio che, dieci anni prima del film, divenne un caso letterario. Il primo libro di Fantozzi vendette un milione e mezzo di copie, mentre il successivo, che io volli intitolare ‘Il secondo tragico Fantozzi' perche' era triste e le donne non lo amavano, vendette oltre 700mila copie.

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