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Per sfortuna che ci sei, la recensione

La divertentissima storia di Julien e Joanna vi terrà incollati alla poltrona e vi strapperà molte risate grazie a delle scene davveri esilaranti e spassosissime.
A cura di Ciro Brandi
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per sfortuna

L’esilarante commedia, diretta da Nicolas Cuche, è uscita a gennaio 2011 in Francia, e adesso sbarca nei cinema italiani. Dopo l’enorme successo raccolto in patria, la divertente storia, che mescola amore e sfiga, si prepara ad allietarci durante le afose sere estive di questo periodo.

Il titolo originale è “La Chance de ma vie”. L’idea di base e la trama in generale, sono  davvero forti. Al centro della storia troviamo Julien Monnier (François-Xavier Demaison), un consulente coniugale, colui che dovrebbe ricucire i rapporti altrui. Il problema di cui egli stesso soffre, è abbastanza grave: appena s’innamora di una donna, questa si carica di energie negative e di disgrazie, passandone di tutti i colori! La ragazza a cui ha dato il primo bacio è caduta in acqua subito dopo; una era allergica alla sua saliva, un’altra stava per lasciare le penne su una piastra incandescente e così via. Quando Julien mette gli occhi sulla bella designer Joanna (Virginie Efira), il problema si ripropone, e allora cosa fare? Scegliere l’amore o salvare Joanna dalle disgrazie?

Troppo divertente, fresca, briosa, una favola raccontata in maniera semplice e lineare. I due protagonisti principali sono perfetti nei loro ruoli, in piena sintonia. La sceneggiatura di Luc Bossi e Laurent Turner è zeppa di dialoghi ironici ma mai volgari, anche se ci sono alcune sequenze “estreme” che vi faranno morire dal ridere (occhio al cane di Julien e agli oggetti erotici di Joanna che spuntano fuori quando non dovrebbero!). Strizzando l’occhio alle maggiori commedie americane degli ultimi anni, il regista non perde mai d’occhio il tema portante di tutta la pellicola, la sfiga che incombe sull’amore, e soprattutto non ci sono troppi punti morti, grazie alla continua sequela di battute e gag studiate nei minimi particolari. Bisogna dire che il cinema francese, ultimamente, ci sta spiazzando, soprattutto nel genere comico. Come non ricordare per esempio “Benvenuti al Nord”, da cui abbiamo attinto anche noi italiani a piene mani realizzando “Benvenuti al Sud” con Bisio e Siani? Che ci vogliano superare?

Se volete passare due orette in pieno relax e approfittare del refrigerio dell’aria condizionata del cinema, andate a vedere questa simpatica “demential comedy” francese. Non ve ne pentirete.

Voto: 7

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