Remember Me, Robert Pattinson non è più vampiro
New York nel 2001. Basterebbe questa introduzione per stabilire alcune coordinate relative a Remember Me, il nuovo film di Allen Coulter, regista televisivo arrivato al cinema con Hollywoodland che fece vincere la coppa Volpi a Ben Affleck, che però assurge agli onori della cronaca grazie alla partecipazione di Robert Pattinson, l’acclamato vampiro protagonista dei film di Twilight e che cerca di percorrere un suo cammino oltre il ruolo dai canini aguzzi.
Una storia d’amore post-adolescenzale: da un lato Ally, che da bimba ha visto la madre morire durante uno scippo, dall’altro Tyler, traumatizzato dal suicidio del fratello e percosso durante una rissa proprio dal padre di Ally. Le complicazioni del caso arriveranno al momento opportuno, nella sceneggiatura di Will Fetters, che scrive un dramma giovanile, esistenziale prima che sociale, ma che ovviamente si basa tutto sulla fascinazione degli attori.
Robert Pattinson (anche produttore esecutivo) in primis, che ancora emaciato e finto-etereo come fosse un vampiro, gioca a fare il nuovo James Dean perdendo ovviamente la gara, e Emilie de Ravin, nota per aver interpretato Claire in Lost, a cui bastano gli occhini e il viso da bambola. Il resto del film, cioè la pellicola vera e propria, sembra un tv-movie da pomeriggio estivo, con un andamento inerte e che ovviamente non racconta il nocciolo più interessante, ossia il perché Tyler e il padre non riescano a sopportarsi. Per non parlare dell’insensato e offensivo finale, che lasciamo a voi il compito di indovinare, se non proprio di andare a vedere.
Emanuele Rauco