Sandra Bullock, e l’Oscar dell’uguaglianza

<< Spero che non sia la fine della mia carriera, che la gente non scappi nel sentire il mio nome… Confesso di non aver mai creduto di poter vincere un Oscar. Ho sempre seguito la cerimonia, ho sempre amato lo show, sono stata spesso fra quelli che, sul palco, hanno presentato i vincitori. Ma non credevo che un giorno avrei potuto riceverlo anch'io. Sono ancora sotto shock. E felice. E' stato tutto una sorpresa. The Blind Side è venuto fuori dal niente e ha avuto un successo di pubblico straordinario. >>

Così parlò Sandra Bullock, pochi minuti dopo aver conquistato, come ampiamente previsto in sede di pronostico, l'Oscar per la sua interpretazione nel suddetto The Blind Side. Un film nel quale l'attrice da volto e anima a un ruolo forte, deciso e straziante, come tanto piace al pubblico americano. Nella pellicola lei è infatti una donna carismatica e grintosa, che dopo aver adottato un ragazzo afroamericano affetto da molte difficoltà comportamentali e psicologiche, lo spinge con tutte le proprie forze a ottenere successo e soddisfazioni dalla vita.

Sul palco, in lacrime, al momento della consegna del premio, la Bullock ha dedicato l'Oscar << alle mamme che si occupano dei bambini, non importa da dove vengono >>, chiaro riferimento all'uguaglianza sociale, all'altruismo nei confronti del prossimo, e all'accettazione di ogni persona, indipendentemente dal colore della pelle. Temi a cui l'Academy non è rimasta indifferente, tributandole il massimo riconoscimento, per un'intepretazione comunque valida. Ricordiamo che The Blind Side, costato solo 29 milioni di dollari, ne ha incassati in patria 248. Aspettiamo, prima o poi, di poterlo vedere anche in Italia.

Alessio Gradogna