Scandalo Oscar: il presidente dell’Academy John Bailey indagato per molestie
In una Hollywood che cerca faticosamente di uscire dallo scandalo Weinstein, ecco che un nuovo caso si abbatte sulla Mecca del cinema. Nelle scorse ore sui media americani si è diffusa la notizia che John Bailey, il presidente dell’Academy of Motion Picture Arts and Science che assegna gli Oscar, è accusato di molestie sessuali. Sarebbero tre le denunce contro Bailey, con l'Academy che ha subito avviato un'indagine interna.
Il commento dell'Academy
Insomma, se da una parte la recente cerimonia degli Oscar ha fatto sua la nuova onda dei movimenti anti-molestie Time'sUp e #MeToo, promossi e caldeggiati con forza dalle attrici, dall'altra continuano a emergere nuovi episodi, dopo che quelli che hanno visto al centro delle accuse, tra gli altri (e con diversi gradi di gravità), Harvey Weinstein, Kevin Spacey, lo sceneggiatore James Toback, il regista Brett Ratner, Dustin Hoffman, James Franco e tanti altri. L'Academy sta mantenendo il massimo riserbo sui dettagli del caso Bailey e ha rilasciato un commento in cui non è stato fatto il suo nome: "Il comitato di appartenenza esamina tutti i reclami presentati contro i membri dell'Academy secondo i nostri standard di condotta e, dopo aver completato le recensioni, riferisce al consiglio di amministrazione. Non faremo ulteriori commenti su tali questioni fino al completamento della revisione completa".
Chi è John Bailey
Bailey, 75 anni, di professione è un direttore della fotografia. Ha lavorato a film importanti come Il grande freddo, American Gigolò, Gente comune e Ricomincio da capo ed è stato anche regista di alcuni film, tra cui China Moon – Luna di sangue. È stato eletto presidente dell'Academy lo scorso agosto in sostituzione di Cheryl Boone Isaacs, tre mesi prima che scoppiasse il caso Weinstein. Ironia della sorte, è stato propio Bailey a ordinare l'espulsione del fondatore di Miramax dall'Academy, con la seguente motivazione: "È finita l'epoca dell'ignoranza volontaria e della vergognosa complicità". Nel caso Bailey dovessi dimettersi, il suo posto sarà preso ad interim dalla vicepresidente Lois Burwell, fino alle elezioni di luglio.