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Sette opere di misericordia, l’unico film italiano in gara al Festival di Locarno. Scopriamolo insieme

I fratelli De Serio dirigono questo film originale e fuori dagli schemi ed è l’unica pellicola italiana in corsa al Pardo d’Oro.
A cura di Ciro Brandi
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Roberto Herlitzka, Olimpia Melinte

E’ stato presentato oggi l’unico film italiano in gara al 64°Festival di Locarno. Si tratta di “Sette opere di misericordia”dei  gemelli Gianluca e Massimo De Serio. La pellicola racconta la storia di Luminita (Olimpia Melinte) una ragazza clandestina che vive in una baraccopoli alla periferia di Torino e del suo incontro con l’anziano e misterioso Antonio (il grande Roberto Herlitzka). Luminita sceglie Antonio come sorta di vittima sacrificale per la sua salvezza, mettendo in atto le sette opere di misericordia (Dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi, visitare i carcerati e seppellire i morti) compiute da Gesù nel vangelo secondo Matteo, come via alla redenzione.

La pellicola procede per episodi, sette appunto, in netto contrasto con le azioni dei protagonisti. Le scene sono assolutamente prive di dialoghi, tutto gira intorno alle azioni degli attori, bravissimi. E’ un film estremamente originale, diverso da qualsiasi altro lungometraggio in circolazione in questo periodo, e ha richiesto un lavoro di cinque anni. Grandiosa la fotografia, perfetta la regia, non è un film per tutti, ma una sorta di affresco (il titolo è anche quello di un famoso dipinto di Caravaggio) d’élite, crudo e drammatico, ma allo stesso tempo con una venatura di humour nero che ci fa apprezzare l’arte dei due registi ancora di più.

Gianluca e Massimiliano De Serio non sono molto noti nel panorama cinematografico italiano “tradizionale”, ma hanno partecipato ai più importanti festival di cinema nazionali ed internazionali, vincendo numerosi premi per i loro cortometraggi, e partecipando a svariati festival in tutto il mondo. Il documentario “L'Esame di Xhodi” ha vinto il Premio speciale della giuria al Festival di Torino nel 2007 e numerose retrospettive sono state dedicate ai loro corti. Quelli più importanti sono “Tanatologia”, “Zakaria”, “Mio fratello Yang”, “Maria Jesus” e “Il giorno del santo”. Ovviamente facciamo tutti il tifo per loro a Locarno. In bocca al lupo!

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