Sherlock Holmes: Gioco di Ombre, ancora più azione e pericolo in questo nuovo capitolo
Guy Ritchie torna a dirigere Robert Downey Jr. e Jude Law nel sequel di “Sherlock Holmes” del 2009, che sbancò i botteghini già dalla prima settimana di uscita.
I fatti di “Sherlock Holmes: Gioco di Ombre”si svolgono circa un anno dopo gli eventi del primo episodio. L’investigatore stavolta dovrà vedersela con il perfido e geniale Prof. James Moriarty, abile e astuto quanto lui ma con una totale assenza di morale. In giro per il mondo si stanno verificando strani eventi: un magnate indiano dell’industria del cotone è travolto da un’inaspettato scandalo; uno spacciatore cinese di oppio muore di overdose; Vienna è stravolta dall’esplosione di una bomba e tanti altri. Apparentemente non sembra esserci nessun legame tra i fatti ma Holmes è sicuro che dietro di essi si celino proprio la mano e la mente di Moriarty, così col suo fido Watson inizia a dargli la caccia in giro per l’Europa.
Ritchie sa il fatto suo e con questo secondo capitolo non fa altro che affinare gli elementi del primo dando ancora più risalto al lato action e steam punk del personaggio (rivisitato a quello letterario) di Sherlock Holmes. Grande cura è stata data anche alla sceneggiatura (di Kieran e Michele Mulroney) e agli effetti speciali. Il cast è in gran forma e tra i due protagonisti principali spicca il terzo, l’antagonista per eccellenza, uno straordinario Jared Harris nei panni del Prof. Moriarty.
C’era un pò di timore per questo sequel, ma le aspettative non saranno assolutamente deluse, anzi, in questo caso la pellicola è di qualità decisamente più alta. Ovviamente ciò è stato reso possibile anche dal nuovo budget a disposizione di Ritchie, quasi il doppio di quello del 2009, che hanno reso possibile l’ottimizzazione degli effettivi visivi (vedi la scena del treno) abusando forse con l’uso del rallenty alla “Mission Impossible”. L’ironia e l’umorismo restano inalterati così come la perfetta sintonia tra Downey Jr e Jude Law, qui resa ancora più “maliziosa”! Probabilmente ci sarà anche un terzo capitolo ma consigliamo vivamente a Mr Ritchie di non forzare troppo la mano per non “bruciare” quanto di buono fatto finora solo per fini economici. Insomma buona la prima ma meglio ancora la seconda.
Voto: 8-