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Sirenetta nera, la storica voce di Ariel difende la Disney: “L’importante è raccontare la storia”

Nell’ambito delle polemiche che si sono scatenate per la scelta della Disney, nell’affidare il ruolo di Ariel alla cantante afroamericana Halle Bailey, è intervenuta anche la doppiatrice del cartone animato del 1989: Jodi Benson. L’attrice non ha esitato a dichiarare che il loro compito come interpreti è quello di raccontare delle storie e ha contestato il disappunto del pubblico nei confronti di una scelta dettata da altri canoni, come racconta anche il regista del live action, Rob Marshall.
A cura di Ilaria Costabile
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In questi giorni non si fa altro che parlare della contestata scelta della Disney di affidare la parte della sirenetta Ariel, nel prossimo live action, alla cantante e attrice di colore Halle Bailey. In un attimo si sono scatenate le polemiche, c'è chi ha insultato la casa di produzione, chi ha indetto una petizione affinché l'attrice in questione fosse cambiata. Questo perché la scelta della cantante diventata famosa insieme alla sorella nel duo R&B, Chole x Halle, non rispetterebbe i canoni della principessa marina descritta nel cartoon Disney.

Il sostegno dell'ex doppiatrice

Ed è proprio colei che aveva dato la sua voce al cartone animato, nel 1989, che ha deciso di intervenire sulla questione, commentando la scelta del casting della Disney. L'attrice e doppiatrice Jodi Benson, infatti, non ha esitato a mettere in chiaro le sue opinioni in un'intervista durante il Florida Supercon:

La cosa più importante è raccontare la storia. Per come abbiamo cresciuto i nostri figli e per noi stessi non vediamo nulla di diverso dall'esterno. Penso che sia lo spirito del personaggio che conta davvero. Il cuore e lo spirito. Se chiudi gli occhi puoi sentire sempre lo spirito di Ariel. La cosa più importante per un film è riuscire a raccontare una storia. Dobbiamo essere narratori. E non importa quello che sembra all'esterno, non importa la nostra razza, la nostra nazione, il colore della nostra pelle, il nostro dialetto, se sono sono alto e magro, se sono sovrappeso o sottopeso, o i miei capelli sono di un colore qualsiasi. Abbiamo davvero bisogno di raccontare una storia. Disney ha nel cuore la narrazione ed è proprio quello che sta cercando di fare.

La dichiarazione del regista Rob Marshall

La dichiarazione della Benson lascia trapelare quello che da sempre è il messaggio della casa di produzione cinematografica, il cui intento è sempre stato quello di raccontare, di esprimere dei valori attraverso la narrazione e servendosi delle favole proprio per mostrare che tutto può essere migliore di quello che sembra, tutto può cambiare in meglio e queste polemiche non fanno altro che alimentare un odio totalmente immotivato. L'intervento dell'attrice confluisce perfettamente nelle dichiarazioni che sono state fatte anche dal regista del film, Rob Marshall, che si è visto costretto davanti a tanto clamore a motivare le sue scelte, insieme all'intera casa produttrice:

Dopo una ricerca molto estesa era chiaro che Halle possedesse quella rara combinazione di spirito, cuore, giovinezza, innocenza e sostanza, oltre ad una gloriosa voce da cantante. Tutte qualità intrinseche necessarie per interpretare questo ruolo iconico.

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