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Stefano Accorsi, l’inguaribile immaturo de “L’ultimo bacio” compie 45 anni

Un famoso spot di un gelato l’ha reso popolare presso il grande pubblico, ma Stefano Accorsi, 45 anni il 2 marzo, ha girato, in seguito varie pellicole di successo come “Radiofreccia”, “L’ultimo bacio”, “Le fate ignoranti”, “Romanzo criminale”, riuscendo a lavorare con alcuni dei più grandi registi italiani e francesi. Dopo 41 film, 7 tra serie e film tv, e tanto teatro, è diventato uno degli attori più amati e ricercati in assoluto.
A cura di Ciro Brandi
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E’ uno degli attori italiani più apprezzati anche all’estero. E’ stato il protagonista di pellicole di grandissimo successo come “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, “Radiofreccia”, “L’ultimo bacio”, “Le fate ignoranti”, “Romanzo criminale” e tantissime altre, dove ha alternato ruoli da inguaribile immaturo a performance più impegnate e profonde. Stefano Accorsi, 45 anni il 2 marzo, ha iniziato la sua carriera molto presto, e la notorietà presso il grande pubblico è partita grazie allo spot del gelato Maxibon, negli anni ’90, e da quel momento non si è più fermato. 41 film, 7 tra serie e film tv, tanto teatro e tanta pubblicità, gli hanno fatto vincere 2 Ciak d’Oro, 1 Nastro d’Argento, 1 Globo d’Oro e il premio come Miglior interpretazione maschile al Festival di Venezia del 2002.

Lo spot Maxibon e i primi film

Accorsi nasce a Bologna il 2 marzo 1971 e, dopo aver frequentato il liceo scientifico Sabin, s’iscrive alla Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone, della sua città. La sua passione per la recitazione è fortissima e, dopo un provino andato male con Pupi Avati, è lo stesso regista a chiamarlo per la commedia “Fratelli e sorelle”(1991). Due anni dopo, nel 1993, gira lo spot per il gelato Maxibon, col regista Daniele Luchetti e la sua frase “Du ghust is megl che uan”, diventa un vero e proprio tormentone. In seguito gira “Strane storie – Racconti di fine secolo”(1994) di Sandro Baldoni, poi “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”(1996) diretto da Enza Negroni  e “Vesna va veloce”(1996) del grande Carlo Mazzacurati. Nel 1995, Pupi Avati lo dirige anche nella miniserie tv “Voci notturne” ed è il protagonista dei video delle canzoni “Senza averti qui” e “Una canzone d’amore”, degli 883.

“Radiofreccia”, “L’Ultimo bacio” e “Le fate ignoranti”

Nel 1997, gira il profondo “Naja”, di Angelo Longoni e poi è il protagonista de “I piccoli maestri”(1998) di Daniele Luchetti, incentrato su un gruppo di universitari che decidono di unirsi ai partigiani durante la Resistenza. Sempre nel 1998, gira “Radiofreccia”, diretto dal cantante Luciano Ligabue. Accorsi è Freccia, un dj degli anni ’70 che muore di overdose e, per il ruolo, vince il Premio Amidei, il Ciak d’Oro e il David di Donatello come Miglior attore protagonista. Con Enzo Monteleone gira “Ormai è fatta”(1999) e nel 2000 gira la miniserie tv “Come quando fuori piove” del maestro Mario Monicelli. L’apice del successo arriva con “L’ultimo bacio”(2001) di Gabriele Muccino, dove interpreta il ruolo di Carlo, 30enne impaurito dalla responsabilità del matrimonio e con poca voglia di crescere. Il 2001 è, decisamente il suo anno fortunato, dato che gira anche “Le fate ignoranti” di Ferzan Ozpetek, per il quale riceve il Nastro d'Argento, il Globo d'Oro, poi “Santa Maradona” per la regia di Marco Ponti e “La stanza del figlio” di Nanni Moretti, tutti grandi successi di pubblico e critica.

Il sodalizio con Michele Placido

Nella prima metà degli anni Duemila, inizia il sodalizio artistico con Michele Placido, col quale gira “Un viaggio chiamato amore”, “Ovunque sei” e “Romanzo criminale”, incentrato sulla storia della banda della Magliana e dove Accorsi interpreta il ruolo del Commissario Nicola Scialoja. Nel 2002, gira ancora con Ligabue la pellicola “Da zero a dieci” e “Il giovane Casanova” per la regia di Giacomo Battiato. Carlo Mazzacurati lo vuole anche per il drammatico “L’amore ritrovato”(2004), dove Accorsi recita accanto a Maya Sansa, mentre l’anno dopo gira “Provincia meccanica”, di Stefano Mordini, presentato al Festival di Berlino.

Le pellicole francesi, “Baciami ancora” e la serie “1992”

Nel 2006 è in Francia per girare “Triplice inganno” (“Les brigades du tigre”) diretto da Jerome Cornuau e “Tutta colpa di Fidel”(“La faute à Fidel!) di Julie Gavras. Qui incontra e s’innamora della modella francese Laetitia Casta, dalla quale avrà i due figli, Orlando  e Athena, nati rispettivamente, nel 2006 e nel 2009. Nel 2007 è di nuovo in Italia per girare il blockbuster “Saturno contro”, del suo amico Ferzan Ozpetek, ma le esperienze all’estero continuano con “Solo un bacio per favore” (“Un baiser s’il vous plait”)(2007) di Emmanuel Mouret, “Les deux mondes”(2007) di Daniel Cohen, “La jeune fille et les loups”(2008) diretto da Gilles Legrand e “Je ne dis pas non”(2009) per la regia di Iliana Lolitch. Nove anni dopo il primo film, Gabriele Muccino lo richiama per il sequel “Baciami ancora”, sempre nel ruolo di Carlo. Nel 2011 lo vediamo nel film “La vita facile”, con Pierfrancesco Favino e Vittoria Puccini e il controverso “Ruggine”, di Daniele Gaglianone, dove Accorsi recita accanto a Filippo Timi e Valeria Solarino. Dopo il bellissimo “Viaggio sola”, di Maria Sole Tognazzi, dove recita accanto alla sua amica Margherita Buy, gira “L’arbitro”, di Paolo Zucca, presente nella sezione “Giornate degli autori” alla 70esima Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2013 prende parte alla serie tv “Il clan dei camorristi” mentre l’ultimo film per il cinema è stato “La nostra terra”, di Giulio Manfredonia e inizia a girare spot per la Peugeot. Nello stesso anno, instaura una relazione con Bianca Vitali, dopo la separazione da Laetitia Casta. I due si sono sposati nel 2015. L’anno scorso, l’abbiamo visto nella serie “1992”, incentrata sulla storia di Tangentopoli e Mani pulite, dove accorsi veste i panni del pubblicitario Leonardo Notte. Accorsi ha prestato anche la sua voce al personaggio della Volpe ne "Il piccolo principe" di Mark Osborne, grande successo al botteghino e, dal prossimo 7 aprile, invece, sarà nelle sale col drammatico “Veloce come il vento”, diretto da Matteo Rovere.

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