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Steve Carell e Timothée Chalamet insieme in “Beautiful Boy”, dramma firmato da Felix Van Groeningen

Il regista belga racconta la storia di David Scheff (Steve Carell), un padre che cercherà di aiutare il figlio Nic (Timothée Chalamet), dapprima studente e sportivo modello, poi finito nel tunnel della tossicodipendenza. Sarà compito proprio di suo padre riuscire a salvargli la vita. Al cinema dal 13 giugno.
A cura di Ciro Brandi
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Finalmente, sta per approdare nelle nostre sale “Beautiful Boy”, il film diretto da Felix Van Groeningen con due star d’eccezione: Steve Carell e Timothée Chalamet. La pellicola è basata sui libri “Beautiful Boy: A Father's Journey Through His Son's Addiction”, scritto dal giornalista David Sheff e “Tweak: Growing Up on Methamphetamine”, scritto da suo figlio Nic. Van Groeningen li fonde per raccontare la storia di David, un padre che cercherà di aiutare, appunto, il figlio Nic, dapprima studente e sportivo modello, poi finito nel tunnel della tossicodipendenza.

Groeningen ha scritto la sceneggiatura con Luke Davies e sulla sua pellicola ha detto:

Nel 2014 ho letto i libri degli Sheff e sono rimasto colpito a livello quasi viscerale. Ciò che David e Nic hanno scritto, si basa sulle proprie esperienze personali, fatte di miglioramenti e ricadute, ma anche di gioia, innocenza, e amore. Le dinamiche familiari, l’illusione di poter controllare la situazione, il tempo che passa: questi sono i temi che emergono spesso nei miei film. Avevo già trattato l’argomento dell’uso di stupefacenti, ma le forti emozioni suscitate dalle storia degli Sheff, e il modo in cui la raccontano, mi ha toccato profondamente. Questa famiglia crede nell’amore incondizionato, ma deve accettare che non ci sono risposte semplici, e che la gestione della dipendenza dalla droga è completamente irrazionale. Per me, è stato straordinario entrare nella loro vita e capire quanto siano legati. Dai loro libri ho capito che sia io che la mia famiglia nutrivamo dei pregiudizi rispetto ai tossicodipendenti. Il nostro obiettivo è mostrare, con semplicità, onestà e anche con una certa crudezza, la complessità di questa malattia. Spero che questo film aiuti le persone a comprendere che esistono punti di vista diversi, e che possa aprire il loro cuore e la loro mente, così come è successo a me quando ho conosciuto la storia degli Sheff.

Ruben Impens è il direttore della fotografia mentre il montaggio è di Nico Leunen. Le scenografie e i costumi sono, rispettivamente, di Ethan Tobman e Emma Potter. Brad Pitt figura tra i produttori del film, con Dede Gardner e Jeremy Kleiner, che sarà rilasciato nei nostri cinema a partire dal prossimo 13 giugno.

La trama

Nic Sheff ha 18 anni ed è uno studente e uno sportivo modello. Il ragazzo scrive per il giornale della scuola, recita nello spettacolo teatrale di fine anno e fa parte della squadra di pallanuoto. In autunno andrà al college. Nella sua vita, però, c’è un’ombra: da quando ha 12 anni ama sperimentare le droghe e da qualche tempo ha provato la metamfetamina che, come dice lui, trasforma “Il mondo, da bianco e nero, improvvisamente in Technicolor”. In breve tempo Nic, da semplice adolescente che fa uso sporadico di stupefacenti, si trasforma in un vero e proprio tossicodipendente. Sarà compito di suo padre David riuscire a salvargli la vita.

Il cast

Dopo “Vice – L’uomo nell’ombra”, il grande Steve Carell (David Sheff) ha accantonato ancora la commedia per un ruolo drammatico, dimostrando la sua innata versatilità. Timothée Chalamet (Nic Sheff), invece, dopo la nomination agli Oscar per “Chiamami col tuo nome”, è sempre più richiesto ad Hollywood e, grazie al ruolo di Nic Sheff è riuscito a portare a casa una nomination ai Golden Globe 2019 come Miglior attore non protagonista. Il resto del cast è formato da: Maura Tierney (Karen Barbour), Amy Ryan (Vicki Sheff), Kaitlyn Dever (Lauren), Andre Royo (Spencer), Timothy Hutton (Dr. Brown), LisaGay Hamilton (Rose), Stefanie Scott (Julia) e Jack Dylan Grazer (Nic Sheff a 12 anni).

Le curiosità che dovete sapere

1. Timothée Chalamet ha dovuto perdere più di 11 kg per il ruolo Nic Sheff. L’attore era affiancato da un consulente e da un dottore che lo aiutavano affinché il suo ruolo da tossicodipendente risultasse il più realistico possibile.

2. Il titolo del film (e quello de libro su cui è basato) è ispirato alla canzone di John Lennon “Beautiful Boy (Darling Boy)”. David Sheff ebbe l’occasione di intervistare il leggendario cantante e Yoko Oko nei mesi precedenti all’uscita del loro album “Double Fantasy”, del 1980.

3. Inizialmente, il film doveva essere diretto da Cameron Crowe e Mark Wahlberg doveva essere il protagonista al posto di Steve Carell.

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