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Super8, la recensione

La trama segue la vicenda di sei giovanissimi ragazzi di una piccola città del’Ohio, nell’estate del 1979. I sei stanno girando un film sugli zombie in super8, quando diventano testimoni di un catastrofico e spettacolare incidente ferroviario, riuscendo a mettersi al riparo.
A cura di Ciro Brandi
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super8 pic

E’ stato uno dei film più attesi dell’anno. Il regista J.J. Abrams, e il produttore Steven Spielberg hanno deciso di rilasciare il primo teaser trailer nel maggio 2010 assieme al film “Iron Man 2”, mentre il primo trailer ufficiale è andato in onda durante il XLV Super Bowl, suscitando enorme curiosità e dibattiti sui maggiori siti di cinema sparsi sul pianeta. La pellicola è arrivata nelle sale USA il 10 giugno 2011 e ha riscosso un ottimo successo.

La trama segue la vicenda di sei giovanissimi ragazzi di una piccola città del’Ohio, nell’estate del 1979. I sei stanno girando un film sugli zombie in super8, quando all’improvviso diventano testimoni di un catastrofico e spettacolare incidente ferroviario, riuscendo a mettersi al riparo. Lo sceriffo Jackson Lamb (Kyle Chandler), in seguito a quanto accaduto, si trova ad indagare su misteriose sparizioni e strani incidenti che portano scompigliom nella quiete della cittadina. Saranno proprio i ragazzini a scoprire cosa si nasconde dietro quegli eventi.

La maestria di J.J. Abrams è dimostrata ancora una volta in questa pellicola. Dopo aver diretto “Mission: Impossible III”, “Star Trek”, prodotto “Cloverfield” e creato la serie “Lost”, il regista si lancia in questo avventuroso omaggio al cinema degli anni ‘80’ (vedi “Goonies”) portando al cinema un mix di azione, suspence, fantasy, horror e humour che tiene incollati alla poltrona per tutto il tempo. La presenza aliena diventa solo un pretesto per scavare nella psicologia dei personaggi principali, attraverso i quali riviviamo le atmosfere di un’intera epoca. Regia ottima, tempi narrativi perfetti, fotografia assolutamente da premiare, sceneggiatura impeccabile.

Il produttore Steven Spielberg non si è risparmiato in quanto a complimenti verso il suo pupillo, dichiarando che Abrams ha l’importante abilità di raccordare le generazioni, apportare il classico amore per il cinema combinandolo con le giuste competenze che un regista deve avere per far breccia nel cuore della gente. a differenza di film di fantascienza come “Transformers” o “La Guerra dei Mondi”, “Super 8” è più intimista, semplice, diretto, quasi riprendendo un pò la tematica principale di “Signs” di M.Night Shyamalan, dove la presenza aliena riusciva ad unire i protagonisti verso uno scopo comune. Magnifico.

Voto: 8 ½

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