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The Expendables, Stallone raduna i suoi amici

Sylvester Stallone, per il suo nuovo film da regista, ha riunito i grandi miti dell’azione anni ’80 e ’90, da Schwarzenegger a Bruce Willis: il risultato è The Expendables.
A cura di Emanuele Rauco
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Stallone nel nuovo film The Expendables

Sembra un progetto mitologico, più una chimera da fanta-cinema che una produzione vera e proprio, il sogno di un ragazzo appassionato di action-movie: invece The Expendables è realtà. Il nuovo film da regista di Sylvester Stallone è in fase di rifinitura e ha già una data d’uscita americana, il 13 agosto.

E’ uno dei film più attesi dell’anno senza dubbio, soprattutto per il cast superbo che riunisce, come in una sorta di “dream team del cinema d’azione”, i nomi più significativi del genere, soprattutto tra gli anni ’80 e ’90: oltre a Stallone, Arnold Schwarzenegger governatore uscente della California, Bruce Willis, Jason Statham, Mickey Rourke (che vedremo anche in Iron Man 2), Jet Li, Dolph Lundgren, l’infido Ivan Drago di Rocky IV, Eric Roberts, fratello di Julia, e la scomparsa Brittany Murphy.

Un filmone nel vero senso del termine, costato 80 milioni di dollari, che promette di far urlare gli appassionati con una trama basilare: un gruppo di mercenari americani viene assoldato da un certo Church per rovesciare una dittatura in Sud America: se la vedranno brutta. Pare il remake di un Rambo che non sia il primo (l'unico valido nel parlare del disagio dei veterani) o di un film con Chuck Norris, e proprio per le implicazioni ideologiche – soprattutto le posizioni repubblicane e conservatrici degli attori e autori – è scoppiata qualche polemica in patria, dove è stato etichettato come risposta di destra alla nuova politica Obama (lo stesso Stallone spegne i toni: “Io e Obama potremmo fare un film eccellente su due amici che salvano il mondo”). Ma ce ne importa poco: quello che conta è che The Expendables sia un must del cinema tamarro, dell’azione pura e dei fuochi d’artificio senza fronzoli.

E a giudicare dal trailer, che vedete sopra, il risultato sembra garantito.

Emanuele Rauco

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