The Raven omaggia E.A. Poe e riporta Cusack al vecchio splendore
James Mc Teigue (“V per vendetta”, “Ninja Assassin”) dirige John Cusack, Luke Evans e Alice Eve in quest’attesissimo thriller che vede Cusack nei panni (inediti e assolutamente di pura invenzione cinematografica) del celeberrimo poeta/scrittore gotico Edgar Allan Poe. Il titolo “The Raven”(“Il Corvo”) si riferisce all’omonima poesia scritta da Poe, molto amata dagli amanti della letteratura, così come tutti i suoi scritti. La pellicola è uscita in anteprima in Spagna, Irlanda e Inghilterra, il 9 marzo 2012. In Italia è disponibile dal 23 marzo mentre in USA sbarcherà il 27 aprile.
La trama
Siamo nella Baltimora del 1849, dove una serie di efferati omicidi sta sconvolgendo la città. Una madre e sua figlia vengono ritrovato brutalmente assassinate ma qualcosa di strano desta particolari sospetti. Il detective Emmett Fields (Luke Evans) scopre che il delitto assomiglia in modo inequivocabile a un omicidio descritto fin nei minimi dettagli in un giornale locale e parte di una serie di racconti dell’emergente ed emarginato poeta/scrittore Edgar Allan Poe. Ma mentre Poe viene interrogato dalla polizia, viene commesso un altro omicidio ispirato ad un altro suo scritto. Fields allora chiede aiuto proprio a Poe per fermare il pazzo sanguinario che prende spunto dai suoi racconti per uccidere le sue vittime. La cosa si complica poi quando il folle rapisce la donna amata da Poe, Emily (Alice Eve).
Il cast
Era da tempo che non vedevamo John Cusack in un film che potrebbe essere un ottimo successo al botteghino. Il suo ultimo blockbuster risale al 2007, anno in cui gira l’horror “1408”, tratto da un racconto di Stephen King, al fianco di Samuel L. Jackson. In seguito ha ottenuto il ruolo del padre vedovo nel drammatico “Grace is gone”, incentrato sul tema della guerra in Iraq, e poi dell’assassino Brand Hauser nell’oscura satira politica “War, Inc.”. Molto discutibili le sue pellicole “2012”, il catastrofico diretto da Roland Emmerich, e la commedia “Un tuffo nel passato” del 2010. Luke Evans invece è stato sempre attratto da ruoli storico/fantastici, prendendo parte a “Scontro tra Titani” – in cui è il Dio Apollo – poi “Robin Hood” al fianco di Russell Crowe, “I tre moschettieri” e “Immortals”. Tuttora è impegnato nelle riprese dei due film diretti da Peter Jackson, tratti dal romanzo di J.R.R Tolkien, “Lo Hobbit”, in cui interpreterà il ruolo di Bard L’Arciere. La bella Alice Eve acquista popolarità con la commedia romantica “Lei è troppo per me” e nell’esilarante ruolo della sexy tata irlandese di Charlotte York, in “Sex and the City 2”.
La nostra recensione
La trama è indubbiamente il fattore che rende la pellicola come un magnete per tutti gli appassionati del genere e del grande E.A. Poe. Il film prova ad immaginare gli ultimi 5 giorni di vita del poeta, morto il 7 ottobre 1849, in maniera ancora ignota. I primi di ottobre, infatti, lo scrittore venne avvistato per le strade di Baltimora, sporco e angosciato, con i vestiti di un’altra persona, e ripeteva in continuazione il nome “Reynolds”. Ricoverato in ospedale, morì dopo pochi giorni. Cusack è favoloso nei panni di Poe, qui in crisi creativa, alcolizzato, quasi depresso, aiutato e rincuorato solo dall’amore per Emily. La sceneggiatura, scritta da Ben Livingstone e Hannah Shakespeare (non a caso!), tende però a mettere in risalto solo alcuni aspetti del personaggio – l’arguzia e il romanticismo in primis – tralasciando gli aspetti più cupi, magari per non rischiare di annoiare il pubblico. Un vero peccato, perché in questo modo la personalità di Poe è tracciata solo a 180 gradi. Straordinarie sono le scenografie, realistiche e dettagliate, la fotografia di Danny Ruhlmann e gli effetti speciali di Paul Stephenson, forse solo un tantino troppo “moderni” rispetto al contesto storico in cui sono ambientate le vicende. Luke Evans e Alice Eve sono adattissimi nei rispettivi ruoli, anche se la Eve appare per pochi minuti, purtroppo. La pellicola scorre via in modo piacevole e intrigante, anche se il finale lascia alquanto insoddisfatti. Si poteva fare sicuramente di più.
Voto: 6 ½