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10 cose di “Bastardi senza gloria” che ancora non sapevate

Tarantino, nel 2009, usciva nelle sale con quello che sarebbe diventato uno dei suoi più grandi successi commerciali e di critica. Grazie ad una storia coinvolgente, un cast stellare capitanato da Brad Pitt e Christoph Waltz, il film riuscì a portare a casa un Golden Globe ed un Oscar, oltre ad una caterva di altri premi. Ci sono, però, ancora 10 curiosità che dovete sapere.
A cura di Ciro Brandi
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Nel 2009, Tarantino esce nelle sale con “Bastardi senza gloria (“Inglourious Basterds”) e fu subito un successo planetario. Il film fu presentato in anteprima assoluta al Festival di Cannes, portando a casa il Premio d'interpretazione maschile, conferito a Christoph Waltz. Da allora, la pellicola ha conquistato premi su premi, diventando il film col maggiore incasso di Tarantino dai tempi di “Pulp Fiction”, grazie ad una storia coinvolgente e curiosa (anche se un tantino troppo cruento, ma Tarantino è Tarantino), con un caste assurdo, capitanato da Brad Pitt, e un finale straordinario. Ci sono, però, ancora 10 curiosità a riguardo che dovete assolutamente sapere.

1. L’omaggio a Enzo G. Castellari

Il titolo è un omaggio al film del 1977 del grande Enzo G. Castellari, “Quel maledetto treno blindato”, uscito negli Stati Uniti con il titolo “Inglorious Bastards”, che poi Tarantino ha storpiato in “Inglourious Basterds”.

2. Un progetto pensato e progettato dal 1994

Quentin Tarantino iniziò a scrivere la sceneggiatura del film prima di “Kill Bill – Volume 1”(2003) ma non riusciva a trovare un finale adatto, quindi decise di terminare prima il film con Uma Thurman e poi riprendere il progetto. Tarantino ha più volte dichiarato che era dai tempi di “Pulp Fiction” che stava pensando e progettando “Bastardi senza Gloria”, quindi dal 1994.

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3. La rinuncia di Ennio Morricone

Nel novembre 2008, fu annunciato il coinvolgimento di Ennio Morricone per la composizione della colonna sonora. Nel gennaio 2009, però, il maestro ha comunicato, tramite il proprio sito, di non poter più lavorare al film perché impegnato con le musiche di “Baarìa” di Giuseppe Tornatore, che riuscirà ad ultimare prima dell'uscita di “Inglourious Basterds”. Tuttavia, aveva poco tempo per effettuare un lavoro di buona qualità e, quindi, dovette rinunciarvi.

4. Gli pseudonimi omaggio a registi italiani

Nel film, lo pseudonimo usato dal sergente Donnie Donowitz/Eli Roth in occasione della prèmiere di “Orgoglio della nazione” è Antonio Margheriti, un chiaro riferimento al regista italiano, uno dei preferiti di Tarantino e Roth. Quello del tenente Raine/Brad Pitt è Enzo Gorlomi, storpiatura di Enzo Girolami, vero nome di Enzo G. Castellari.

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5. Waltz e le 4 lingue

Il personaggio interpretato da Christoph Waltz, il colonnello Hans Landa, nel film parla 4 lingue: inglese, francese, tedesco e italiano.

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6. Il cameo di Quentin Tarantino

Fate attenzione perchè Quentin Tarantino appare nel film in un cameo, con un primo piano a lui dedicato: si tratta del primo cadavere di un soldato tedesco a cui i "Bastardi" strappano lo scalpo (no, non mostreremo la foto, tranquilli).

7. Waltz al posto di DiCaprio

Leonardo DiCaprio fu la prima scelta di Tarantino per il ruolo del colonnello Hans Landa, ma poi il regista pensò che un attore che parlasse tedesco fosse una scelta più opportuna, e quindi virò su Waltz. Tuttavia, DiCaprio restò nella mente di Tarantino fino al 2012, quando fu scelto per “Django Unchained”.

8. La reticenza di Til Schweiger nell’indossare l’uniforme nazista

Tarantino ha dichiarato che l’attore Til Schweiger, nato e cresciuto in Germania, aveva rifiutato d’indossare l’uniforme nazista per il ruolo del sergente Hugo Stiglitz. Accettò solo quando Tarantino gli disse che il suo personaggio avrebbe ucciso dei Nazisti.

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9. Golden Globe e Oscar

Il film ha ricevuto 4 nomination ai Golden Globe, vincendone solo uno (Christoph Waltz come Miglior attore non protagonista) e ben 8 agli Oscar, portandone a casa sempre e solo uno per la performance di Waltz.

10. Dialoghi in 4 lingue diverse

Nel film, I dialoghi sono per circa il 42% della durata in inglese, per il 28% in tedesco, per il 22% in francese e per l’1% in italiano.

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