196 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

60 anni fa usciva “La bella addormentata nel bosco”, il cult con la Principessa Aurora e Malefica

Il 29 gennaio 1959 si teneva a Los Angeles la première del 16° classico Disney, basato sulla fiaba di Charles Perrault, con protagoniste la Principessa Aurora e delle tre fatine che faranno di tutto per proteggerla ed evitarle la morte designata dal sortilegio di Malefica. Dopo l’iniziale flop, il film è diventato un cult assoluto grazie alle riedizioni e al rinnovato clamore dato dal successo globale del live action “Maleficent”.
A cura di Ciro Brandi
196 CONDIVISIONI
Immagine

Il 29 gennaio 1959 si teneva, a Los Angeles, la première de “La bella addormentata nel bosco”, 16° classico Disney basato sull’omonima fiaba del francese Charles Perrault. Il film uscì dopo “Lilli e il Vagabondo”(1955) e racconta la storia della principessa Aurora, prima e unica figlia di Re Stefano e della Regina Leah. Durante il battesimo, la piccola viene promessa al principe Filippo e le tre fate buone Flora, Fauna e Serenella le daranno il dono della bellezza, del canto e, proprio mentre l’ultima sta per rendere noto il terzo, a palazzo irrompe la strega Malefica, adirata per non essere stata invitata. Per vendicarsi, lancia una maledizione su Aurora: prima del tramonto del suo 16esimo compleanno, la principessa si pungerà il dito con il fuso di un arcolaio e morirà. Da quel momento, le fate la portano in una casetta nel bosco per proteggerla, fino al compimento del 16° anno, ma Malefica la troverà e solo il Principe Filippo, a quel punto, potrà salvarla col bacio del vero amore.

Le nuove ambientazioni e le scene con attori in carne e ossa

La pellicola, diretta da Clyde Geronimi, Eric Larson, Wolfgang Reitherman e Les Clark, rispetto a “Biancaneve e i sette nani”(1937) e “Cenerentola”(1950) presenta uno stile decisamente più complesso ed elaborato. Disney volle fare le cose in grande, investendo un budget esorbitante che arrivò a circa 6 milioni di dollari. Il papà di Topolino assoldò l’artista Eyvind Earl che, in collaborazione con lo scenografo e art director Ken Anderson, creò degli sfondi eccezionali e all’avanguardia, grazie alla tecnica widescreen Super Technirama 70 che permetteva di ottenere ambientazioni enormi, su più livelli, con colori mai visti prima e su una superficie più ampia e profonda. Prima di girare il vero e proprio film d’animazione, Disney utilizzò attori in carne ed ossa per girare le scene più importanti dal vivo, su cui poi i disegnatori potevano lavorare per rendere i movimenti di Aurora, del Principe Filippo, di Malfica e delle tre fatine più vere, fluide e credibili.

La colonna sonora e il flop iniziale

La componente musicale fu fondamentale. La colonna sonora fu affidata a George Burns che ebbe l’arduo compito di adattare il famoso e omonimo balletto di Čajkovskij  e portò a casa una nomination agli Oscar, mentre le canzoni furono scritte da Tom Adair, Winston Hibler e Jack Lawrence. Il risultato è una pellicola perfetta tecnicamente e narrativamente, che rispettava i canoni classici Disney, con la storia d’amore, la cattiva di turno, le fatine e gli animali (che qui non parlano) protettivi e il lieto fine, ma tutto spostato su un livello più “alto”. Purtroppo, il botteghino non lo premiò e, a fronte del budget di 6 milioni di dollari, il film ne incassò più o meno 7.7. Ciò portò a licenziamento di massa e si dovranno aspettare 30 anni – fino al 1989 – per rivedere sul grande schermo un’altra principessa, “La sirenetta”, blockbuster assoluto che riportò in auge il genere fiabesco legato alle avventure delle eroine oggi tanto amate.

Il successo delle riedizioni e del live action “Maleficent”

Con gli anni, e con le successive riedizioni, “La bella addormentata” è diventato uno dei classici più amati e, solo in USA, è arrivato ad incassare 51.6 milioni di dollari.  Il film ha ispirato parchi a tema, videogiochi, spettacoli teatrali e, nel 2014, è uscito anche il live action “Maleficent”, diretto da Robert Stromberg con protagoniste Angelina Jolie e Elle Fanning, sorta di remake/spin-off che parte dalla storia di Malefica e racconta i fatti dal suo punto di vista. Il risultato? 758 milioni di incasso e l’uscita di “Maleficent 2”, prevista per il 2020.

196 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views