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Agli Oscar 2015 la Migliore attrice protagonista è Julianne Moore

Julianne Moore, dopo aver vinto i maggiori premi nei principali festival europei e il Golden Globe come Migliore attrice in un film drammatico per la sua interpretazione in “Still Alice”, ha portato a casa anche l’Oscar per quest’ultimo ruolo.
A cura di Ciro Brandi
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Finalmente, ci è riuscita. Julianne Moore, dopo aver vinto i maggiori premi nei principali festival europei: la Coppa Volpi al Festival di Venezia con “Lontano dal paradiso” (2002), l'Orso d'argento al Festival di Berlino per “The Hours” (2003), il Prix d'interprétation féminine al Festival di Cannes per “Maps to the Stars” (2014) e il Golden Globe come Migliore attrice in un film drammatico per la sua interpretazione in “Still Alice”, ha portato a casa anche l’Oscar per quest’ultimo ruolo. La Moore è la dottoressa Alice Howland, rinomata docente di neuroscienze alla Columbia University, sposata e madre di tre figli. Alice, sempre presa dal suo lavoro e da mille impegni, non presta molta attenzione alle piccole cose, fino a quando si perde nel suo stesso quartiere.  La diagnosi arriva come un pugnale: Alice ha una precoce forma di morbo di Alzheimer e dovrà trovare la forza per non abbattersi.

Julianne Moore, plurinominata ma senza Oscar (finora)

Nel corso della sua carriera, Julianne Moore è stata nominata 5 volte agli Oscar, 9 ai Golden Globe, 3 ai BAFTA, 8 ai Satellite Award, 10 agli Screen Actors Guild Awards e 2 agli Emmy Awards. La prima nomination agli Academy Awards risale al 1998, quando la Moore è stata nominata come Miglior attrice non protagonista per "Boogie Nights – L'altra Hollywood" di Paul Thomas Anderson, due anni dopo viene nominata nuovamente all'Oscar come miglior attrice per Fine di una storia. Nel 2003 ottiene una doppia candidatura all'Oscar, come miglior attrice per Lontano dal paradiso ancora sotto la regia di Haynes, per la cui interpretazione però riceve la Coppa Volpi al Festival di Venezia, e come non protagonista per The Hours, ma anche questa volta non le viene assegnata l'ambita statuetta. Risulta una delle poche attrici ad aver ottenuto la doppia candidatura e una delle tre che ha perso entrambe le nomination insieme a Sigourney Weaver nel 1989 e Cate Blanchett nel 2008. Quella per “Still Alice” è quindi stata la quinta nomination, ma stavolta la talentuosa attrice ha colpito nel segno e non è rimasta a mani vuote.

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