Asia Argento e le molestie dal regista del film che ha fatto a 16 anni: “Non ho dato elementi per riconoscerlo”
Dopo lo scandalo delle molestie e degli abusi del produttore Harvey Weinstein, che ha stuprato tra le altre anche Asia Argento, è scoppiato un altro piccolo caso. Tutto è nato dopo il tweet "quella volta che" di Asia Argento, in cui rivela di un regista-attore italiano che, quando lei aveva solo 16 anni, tirò fuori il pene nel "camerino roulotte" mentre si parlava del "personaggio".
La precisazione di Asia Argento
La dichiarazione ha scatenato un effetto a cascata nel mondo dei social ed ha fatto il giro delle principali testate italiane, al punto che una serie di nomi hanno cominciato a circolare. Un risvolto pericoloso che la stessa Asia Argento ha deciso, pochi minuti fa, di arginare con una nuova comunicazione:
In riferimento al mio post #quellavoltache preciso, se ve ne fosse bisogno, che non ho in alcun modo fatto il nome dell'autore del gesto né tantomeno ho indicato elementi per identificarlo. Pertanto, chiunque pretenda di conoscerlo, scrivendone qui o altrove il presunto nome, se ne assume per intero e personalmente la responsabilità.
La carriera di Asia Argento, il film che ha fatto a 16 anni
La carriera di Asia Argento comincia ufficialmente, fonte Wikipedia, nel 1986 con "Dèmoni 2 – L'incubo ritorna" per la regia di Lamberto Bava. Sarà poi diretta da Cristina Comencini in "Zoo" (1988) e da Michele Soavi per "La Chiesa", in quello che sarà il suo primo film da protagonista nel 1989. Nello stesso anno è in "Palombella rossa" mentre gira nel 1991, all'età di 16 anni, il film "Le amiche del cuore" per la regia di Michele Placido, film che uscirà nel 1992. Due anni più tardi sarà la protagonista femminile di "Perdiamoci di vista", commedia campione d'incassi di e con Carlo Verdone.
Le parole del Telefono Rosa
Anche il Telefono Rosa, attraverso un comunicato della sua Presidente Gabriella Carnieri Moscatelli, lascia un messaggio di solidarietà per Asia Argento e stigmatizza il comportamento di quelli che hanno lasciato commenti aggressivi contro di lei. Dopo oltre una settimana, l'ondata di indignazione che ha prodotto lo scandalo "Weinstein" non accenna a diminuirsi anzi Asia Argento ha ieri rilanciato, rivelando che un attore-regista italiano la molestò quando lei aveva solo 16 anni.
Queste le parole del Telefono Rosa, rese note attraverso una nota stampa via Facebook firmata dal presidente Gabriella Carnieri Moscatelli in cui si manifesta tutta la solidarietà dell'associazione che da anni è accanto alle donne allo scopo di contrastare e prevenire ogni tipo di violenza su di loro.
Siamo sconcertate dall'aggressività dei commenti riguardo la denuncia di Asia Argento sulle violenze subite. Ad Asia vogliamo manifestare tutta la nostra solidarietà. Mi sembra davvero sconvolgente la mancanza di rispetto e il mancato riconoscimento del coraggio per una donna che, dopo anni, denuncia uno stupro. Forse non è chiaro cosa sia davvero vivere una violenza, una prevaricazione fisica e morale. Forse non è chiaro che una donna che ha vissuto una esperienza simile, ha attraversato un trauma e un dolore sul quale nessuno deve permettersi di giudicare.
Se dopo 20 anni Asia Argento è riuscita a parlarne pubblicamente, conoscendo i rischi che avrebbe corso (e quello che sta accadendo lo dimostra), noi ci aspettiamo che siano tutti pronti a sostenerla! O dobbiamo pensare di essere ancora all'epoca del "Se l'è cercata" oppure – come supposto da un'innominabile quotidiano italiano – che le sia piaciuto? Ma possibile che siamo ancora a questo livello? Quanti di quelli che pontificano sanno davvero cosa significhi vivere con un peso simile? Rispetto bisogna portare, per una donna che denuncia la violenza! Sempre. Fosse anche uno stupro subito cento anni prima, l'esempio di chi denuncia e' sempre prezioso e per questo noi siamo vicine ad Asia Argento e le rinnoviamo tutto il nostro appoggio.