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Bansky – L’arte della ribellione: trama, trailer e curiosità del documentario sul genio di Bristol

Il 23, 24 e 25 marzo 2020 sarà al cinema questo documentario che racconta la storia del grande artista cresciuto nella scena underground di Bristol, in Inghilterra. Le sue prime opere di graffiti e street art risalgono al 1990 e la sua arte politicizzata, i suoi epigrammi sovversivi e le sue audaci incursioni hanno oltraggiato l’establishment e creato un nuovo movimento rivoluzionario.
A cura di Ciro Brandi
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Data di uscita: 23 marzo 2020
Durata: 112 minuti
Nazione: Gran Bretagna
Genere: Documentario
Distribuzione: Adler Entertainment
Regia: Elio Espana
Cast: ND

Il 23, 24 e 25 marzo sbarcherà al cinema, distribuito da Adler Entertainment, Bansky – L’arte della ribellione, eccezionale documentario diretto da Elio Espana. L’opera racconta la storia del grande artista cresciuto nella scena underground di Bristol, in Inghilterra. Le sue prime opere di graffiti e street art risalgono al 1990 e la sua arte politicizzata, i suoi epigrammi sovversivi e le sue audaci incursioni hanno oltraggiato l'establishment e creato un nuovo movimento rivoluzionario. I suoi lavori – presenti soprattuto in Inghilterra, ma famosi sono anche quelli a Venezia e in Cisgiordania – sono divenuti vere e proprie icone del contemporaneo e Banksy è ad oggi lo street artist più controverso al mondo. Il potere abusato, la povertà, i fondamentalismi politici e religiosi, l'alienazione, la guerra, la violenza e il capitalismo sono al centro delle sue opere.

Chi è Bansky

Bansky è nato a Bristol nel 1974 e si è imposto sulla scena artistica mondiale con i suoi graffiti realizzati con la tecnica dello stencil, ispirando ad un altro artista molto noto della sua città, Robert "3D" Del Naja, fondatore poi del celebre gruppo Massive Attack. Naturalmente, tutti sanno che Bansky non realizza foto, tele o quant’altro su supporti fatti per la vendita, ma su superfici pubbliche perché è assolutamente contro il concetto di mercificazione dell’arte. L’artista ci regala le sue “incursioni” pittoriche in tutto il mondo mantenendo sempre l’anonimato, anche se uno studio fatto dal Mail on Sunday, risalente al 2008, riteneva che fosse Robin Cunningham, artista britannico che ha studiato alla Bristol Cathedral Choir School, ma altri dicono che sia proprio Robert Del Naja dei Massive Attack. Tuttavia, l’aurea di mistero ha contribuito a renderlo già un’icona dell’arte contemporanea. Nel 2010, è uscito il documentario Exit Through teh Gift Shop, attribuito proprio a Bansky e basato sulla sua vita e sulle sue opere, e che ha portato a casa il premio al Miglior documentario agli Independent Spirit Awards 2011.

Gli ospiti artistici illustri

Elio Espana ha scritto anche la sceneggiatura e curato il montaggio mentre la fotografia è curata da Peter Lowden e David Sampedro. Le musiche sono state realizzate da Pete Weitz. Nel film ci gli interventi di molti artisti famosi tra cui spiccano i nomi di Ben Eine, John Nation, Felix Braun, Risk, Ket, Scape, Will Ellsworth, Richard Jones, Simon Reynolds e Claire De Dobay Rifely.

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