Ben Affleck con Batman fa la fine di DiCaprio con l’Oscar, l’ironia lo sommerge
Concentratevi per un attimo e pensate a quella sensazione che si prova quando le persone cominciano a prendervi in giro per qualcosa che, seppur inizialmente non vi infastidisce – anzi genera in voi il sincero sorrisino di chi dice "sì, ok, è divertente, ma io che c'entro?" – comincia piano piano a diventare un tarlo, un tema che cercate di evitare per non arrivare al punto in cui i vostri amici vi colpiranno proprio in quel punto debole. Il fastidio per uno sfottò ha le stesse sembianze della paura per i cani: si percepisce anche se non si mostra a gesti e, colui che sfotte, a quel punto attacca. Per due anni, una delle principali valvole di sfogo della comunità di Internet è stato Leonardo DiCaprio che, incolpevolmente, a causa di un Oscar sfuggito per responsabilità non attribuibili a lui (per The wolf of Wall Street lo meritava eccome), ha finito per essere vittima dell'ironia della Rete in virtù di una presunta incapacità a raggiungere quell'obiettivo. Gli ultimi Academy, che lo hanno visto finalmente trionfare e rompere questo tabù, sono stati segnati profondamente dall'aspettativa (nonché dai meme e dalle gif) per la statuetta a DiCaprio.
Alla stessa sorte sembra essere destinato Ben Affleck. L'attore, Oscar per Argo, di cui era protagonista e regista, è protagonista di Batman vs Superman: Dawn of Justice nel ruolo dell'uomo pipistrello. Un carattere interpretato da molti attori di livello sul grande schermo, quasi tutti puntualmente distrutti dalla critica. Fatta eccezione forse per Christian Bale, non c'è stato un solo attore che abbia vestito i panni di Batman ad essere stato elogiato per la sua performance. Come se le critiche facessero parte degli oneri contrattuali. Affleck ha subito critiche accese sin da prima che il film si cominciasse a girare, tanto da aver dubitato in un primo momento sull'accettare o meno il ruolo. L'attore ha rivelato di aver chiesto consigli proprio a Bale, così da potersi sentire più sicuro. Ma l'operazione non ha avuto gli effetti sperati. Nonostante il Batman del film di Snyder sia passato come uno dei pochi elementi salvabili dell'azzardata operazione cinematografica, ad uscire a pezzi da questa storia sembra essere proprio l'attore protagonista de L'amore bugiardo, sottoposto senza troppe responsabilità a una gogna mediatica soft, posta sotto forma di sfottò.
L'apice di questo fenomeno si è raggiunto probabilmente nelle ultime ore, con questo meme oggettivamente stupendo in cui Affleck tiene un'espressione quasi commossa durante un'intervista tenuta insieme a Cavill per la presentazione del film. Dalla percezione alla manipolazione è un attimo e così quell'espressione, forse casuale, stretta dall'inquadratura e accompagnata da una musica dalla melodia triste e nostalgica, diventa la sintesi della reazione addolorata di Ben Affleck alle critiche feroci per il suo Batman. Non sapremo mai quanto pesi per l'attore questo pubblico dileggio e forse non potrà dirlo con certezza nemmeno lui, ma questo fenomeno sembra dimostrare, qualora ce ne fossero dubbi, quanto sia semplice manipolare un'immagine o un video pur di supportare una determinata idea. Ma più di tutto, ci fa capire che lo sfottò è l'esempio più pratico per esprimere il concetto di una pallina che viaggia su un piano inclinato: non puoi fermarla, non puoi fare altro che accettarlo.