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Cannes: Applausi e risate per Luchetti mentre Bellocchio tiene una lezione di cinema e politica

Applausi alla prima proiezione di La nostra vita di Daniele Luchetti mentre Bellocchio parla del cinema e del caso Bondi.
A cura di Ambra Zamuner
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Cannes applausi per daniele luchetti

Ottimo esordio per il film di Daniele Luchetti La nostra vita, che rappresenta l'Italia al Festival di Cannes e concorre alla palma d'oro. La pellicola sarà distribuita nelle sale da venerdì, mentre oggi si terrà una conferenza stampa dei protagonisti dopo la proiezione in anteprima per la stampa accolta in maniera eccellente da tutti i suoi rappresentanti. Sono giorni difficili per chi presenta i film sulla Croisette, accompagnati dalla triste condizione di Jafar Panahi il regista iraniano in stato di arresto, il cui sciopero della fame ha commosso ieri Juliette Binoche e tutti i rappresentanti del cinema mondiale.

I metri di pellicola comunque continuano a scorrere, buoni risultati anche per Biutiful di Inarritu e per i monaci martiri di Beauvois, si apprezza l'ironia funerea di Woody Allen e si chiacchiera di politica italiana grazie alle ultime dichiarazioni rilasciate da Marco Bellocchio sul caso Bondi contro Draquila: Non sono offeso dal forfeit di Bondi al Festival, non capisco l'atteggiamento però erano in programma anche la mia lezione e il film di Frammartino oltre a Draquila. Chi sta al governo pensa probabilmente che chi fa cinema sia comunista. Ricordiamo che il regista ha trionfato senza mezzi termini agli ultimi David di Donatello con Vincere e sta lavorando attualmente al film Italia Mia, progetto low budget ispirato a Fellini, certo non si tira indietro nel voler esprimere quello che pensa dell'attuale situazione del fare film in Italia, se lo può elegantemente permettere.

Restando sugli italiani oltralpe il film di Soldini Cosa voglio di più grazie anche al mercato francese è già stato venduto in 27 paesi. Il film con Favino e Rohrwacher è uscito nelle sale italiane il 30 aprile dopo aver ottenuto consensi già al festival di Berlino. Non c'è dunque bisogno della polemica per esportare il cinema italiano, basta fare buoni film e noi, con un po' di impegno, ne siamo sicuramente capaci. Incrociamo tutti le dita quindi, per i nostri rappresentanti a Cannes.

Ambra Zamuner

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