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“Child 44” vietato in Russia: “Descrive i sovietici come massa di orchi sanguinari”

Il Ministro della Cultura Vladimir Medinsky ha vietato che il film di Daniel Espinosa, com Tom Hardy e Gary Oldman, arrivasse nelle sale russe, affermando che i sovietici sono descritti come orchi sanguinari e demoniaci, quando la Russia e i suoi cittadini, nella storia mondiale, rappresentano ben altro.
A cura di Ciro Brandi
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Child 44 – Il bambino numero 44”, il thriller diretto da Daniel Espinosa, sarà nelle nostre sale a partire dal 30 aprile, ma è al centro di un’aspra diatriba, come riportato da Variety. Il film – adattamento cinematografico del romanzo omonimo di Tom Rob Smith – è ambientato nella Russia sovietica del 1952, dove, col tempo, 43 bambini scompaiono, e la polizia non sa assolutamente quale pista seguire. Il regime di Stalin ostruirà le indagini, negando tutto, ma Leo Demidov (Tom Hardy), uno dei migliori uomini dei servizi segreti (MGB), deciderà di iniziare una sua indagine, mettendo in pericolo la sua stessa vita. Il film è prodotto da Ridley Scott, e oltre a Tom Hardy, il cast stellare vede anche la presenza di Noomi Rapace, Vincent Cassel, Joel Kinnaman e Gary Oldman.

Il Ministro Medinsky: "Film come questo non dovrebbero mai arrivare nelle nostre sale"

In Russia, il film di Espinosa non vedrà ai la luce. E’ quanto deciso dal Ministro della Cultura Vladimir Medinsky, che ha vietato l’uscita nelle sale (prevista per questo venerdì)) dichiarando che:

La pellicola descrive i cittadini sovietici come una razza subumana, una massa di orchi sanguinari e demoni

Il film è stato ritirato anche perché la sua uscita era in prossimità del 70° anniversario della vittoria sulla Germania nazista, che ricorre il 9 maggio. Almeno 27 milioni di soldati e civili sovietici morirono durante la Seconda guerra mondiale, nota in Russia come Grande Guerra Patriottica, quindi il film è parso assolutamente fuori luogo e infangante. Medinsky ha continuato dichiarando che:

Il nostro paese è quello che ha vinto la Grande Guerra, è diventato leader mondiale e ha portato il primo uomo nello spazio. Film come “Child 44” non dovrebbero mai arrivare nei nostri cinema, guadagnare soldi dai nostri cittadini, non solo in occasione del 70° anniversario.

E dire che la casa di distribuzione russa del film, la Central Partnership (controllata dal Governo russo), aveva fatto effettuare dei cambiamenti alla pellicola, ma questi non avevano soddisfatto il Ministro. Naturalmente, in rete i commenti contro le censura russa si sprecano,  e c’è chi, come Alexander Rodnyansky, regista russo di “Leviathan”, candidato all’Oscar 2015 come Miglior film straniero, ha paura che ciò possa compromettere, in futuro, la vendita e la distribuzione di prodotti cinematografici nel suo paese.

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