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Danny DeVito, la simpatica canaglia di Hollywood compie 70 anni

L’eterno Peter Pan di Hollywood, oggi, compie 70 anni e ha alle sue spalle una carriera da attore, regista e doppiatore grandiosa, caratterizzata da alcune performance che sono rimaste nella storia del cinema, come il ruolo di Martini in “Qualcuno volò sul nido del cuculo” e quello del Pinguino in “Batman Returns”.
A cura di Ciro Brandi
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In Italia non lo si vede da un bel po’, ma Danny DeVito non ha mai smesso di mettere al servizio di Hollywood la sua estrema versatilità e il suo immenso talento. Oggi compie 70 anni ma il suo eterno aspetto da “simpatica canaglia” lo rende una persona senza età, eterno Peter Pan che passa con grande facilità dal cinema alla tv, alternando la carriera di attore a quella di regista e doppiatore. DeVito è nato a Neptune, in New Jersey, il 17 novembre 1944, da una famiglia italoamericana, originaria di San Fele, provincia di Potenza. Suo padre, nei primi anni americani, gestì un negozio di dolci, una tintoria e poi un bar, mentre sua madre era casalinga. Sua sorella, invece, gestiva un salone di bellezza e, per un breve periodo, anche DeVito le diede una mano, prima d’iscriversi all’Accademia di Arti Drammatiche di New York.

Attore e regista di successo

L’esordio al cinema risale al 1971, quando Woody Allen gli offre un piccolo ruolo de “Il dittatore dello stato libero di Bananas” a cui segue, sempre nello stesso anno, “La mortadella”, col nostro Mario Monicelli, con Gigi Proietti e Sophia Loren, dove DeVito interpreta il ruolo di Fred Mancuso. Nel 1975 gira “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, di Milos Forman, accanto a Jack Nicholson, nel ruolo di Martini, lo stesso che interpretò a Broadway, all’inizio degli anni ’70. Proprio questo ruolo lo fa notare ai più grandi registi e inizia a girare film senza sosta tra cui “Voglia di tenerezza”, “All’inseguimento della pietra verde”, “Il gioiello del Nilo”, “Cadaveri e compari”, di Brian De Palma, fino a “I gemelli”, al fianco di Arnold Schwarzenegger, uno dei suoi più grandi successi. Il 28 gennaio 1982 sposa l'attrice Rhea Perlman, dalla quale avrà tre figli: Lucy Chet (1983), Grace Fan (1985) e Jacob Daniel (1987). Nel 1987 è il protagonista di "Tin Men – 2 imbroglioni con signora", di Barry Levinson e, in seguito, decide di cimentarsi dietro la macchina da presa, dirigendo "Getta la mamma del treno", in cui recita insieme a Anne Ramsey e Billy Crystal. Il ruolo di regista gli piace davvero tanto e così fa il bis con "La guerra dei Roses", film cult del 1989 con Michael Douglas e Kathleen Turner.

“Batman – Il ritorno” e i film degli anni ‘90

Gli Anni Novanta lo vedono sempre sulla cresta dell’onda grazie a film come "I soldi degli altri", di Norman Jewison, e soprattutto "Batman – Il ritorno", di Tim Burton, dove DeVito interpreta in maniera fenomenale il cattivissimo e viscido Pinguino. In seguito, dirige "Hoffa – Santo o mafioso?" ed entra nel cast di "Un eroe piccolo piccolo", di Marshall Herskovitz. Si cimenta anche nel doppiaggio, nel 1993, con "Last action hero – L'ultimo grande eroe", di John McTiernan, e con "Senti chi parla adesso!", di Tom Ropelewski. Dopo aver partecipato a "Get shorty", di Barry Sonnenfeld, dirige la commedia "Matilda 6 mitica", prima di tornare al doppiaggio con "Space Jam”. Nel 1996 torna a lavorare con Tim Burton per "Mars Attacks!", mentre nel 1997 recita per Curtis Hanson in "L.A. Confidential" ed è tra i doppiatori del cartone animato Disney "Hercules". Sempre nel 1997, gira il film di Francis Ford Coppola "L'uomo della pioggia", con Matt Damon e "Il giardino delle vergini suicide", diretto dalla figlia di Coppola, Sofia. E’storico il suo monologo finale nel film "The Big Kahuna", del 1999, diretto da John Swanbeck e, nello stesso anno, appare anche in "Man on the moon", pellicola (da lui prodotta) di Milos Forman dedicata alla vita di Andy Kaufman.

I successi del Duemila

Gli anni Duemila si aprono col film "Chi ha ucciso la signora Dearly?", di Nick Gomez e torna in cabina di regia con "Eliminate Smoochy", prima di entrare nel cast di "Austin Powers in Goldmember", del 2002, diretto da Jay Roach. Nel 2003, a oltre trent'anni di distanza dal loro primo lavoro insieme, ritrova dietro la macchina da presa Woody Allen in "Anything else"; nello stesso periodo appare anche in "Big Fish – Le storie di una vita incredibile", di Tim Burton, e presta la voce a "Duplex – Un appartamento per tre", di cui è anche regista. I fan apprezzarono tantissimo il cameo nella sit-com "Friends", al fianco di Jennifer Aniston e la sua partecipazione al cine-panettone di Neri Parenti "Christmas in Love", accanto a Christian De Sica e Massimo Boldi. Nel 2006 è sul grande schermo con "Prima o poi s…vengo!", di Billy Kent, e "Conciati per le feste", per il quale viene candidato ai Razzie Awards come Peggiore attore non protagonista.

La passione per il limoncello e le ultime pellicole

La sua passione per il limoncello lo porta, nel 2007, a lanciare sul mercato il brand "Danny DeVito's Premium Limoncello", un limoncello da lui stesso prodotto in vendita nei supermercati americani. Nel 2008 è nel cast di "Bottle Shock", di Randall Miller, mentre l'anno successivo recita per Sam Harper in "House Broken – Una casa sottosopra". Nel 2012, dopo avere ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame per il suo lavoro in televisione, debutta a West End in un remake della commedia di Neil Simon "The sunshine boys", al fianco di Richard Griffiths e, nello stesso periodo, appare nel film animato "The Lorax", prestando la voce a una guardia forestale innamorata degli alberi. In USA sta riscuotendo molto successo con la serie tv “C’è sempre il sole a Philadelphia”, nel ruolo di Frank Reynolds e, attualmente, sta finendo le riprese del film “Animal Crackers”, film d’animazione diretto da Tony Bancroft e Scott Christian Sava, che uscirà nelle sale nel 2016.

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