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“Dunkirk” di Christopher Nolan: ecco 3 motivi per cui è imperdibile

Il 31 agosto arriva nelle nostre sale il decimo film del genio visionario inglese, incentrato sulla fuga via mare da Dunkerque di 400.000 membri delle truppe britanniche, durante la Seconda guerra mondiale. La critica lo ha già osannato e la pellicola è in odore di Oscar, ma ecco altri 3 motivi per cui il film di Nolan è davvero imperdibile.
A cura di Ciro Brandi
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Il 31 agosto sbarcherà nelle sale il nuovo film del genio visionario Christopher Nolan, “Dunkirk”. La pellicola è ambientata durante la Seconda guerra mondiale e racconta la storia realmente accaduta dell’evacuazione di Dunkerque, verificatasi dal 27 maggio al 4 giugno 1940, quando 400.000 membri delle truppe britanniche e alleate si trovarono circondati dalle forze nemiche. Intrappolati sulla spiaggia con le spalle al mare, provarono a fuggire via mare, con navi militari ma anche con imbarcazioni di fortuna fornite dalla popolazione civile. La critica specializzata è già stata conquistata e ha definito il film uno dei migliori del regista inglese e un potenziale protagonista ai prossimi Oscar, riconoscimento, finora, mai vino da Nolan ma sfiorato per tre volte. I suoi fan già fremono e, per aumentare ancora di più la curiosità, ecco 3 motivi per cui “Dunkirk” è davvero imperdibile.

1. La prima volta di Nolan tra guerra e sopravvivenza è già da Oscar

“Dunkirk” è il decimo lungometraggio del visionario inglese ed è la prima volta che il regista si cimenta con una storia reale di guerra. Nolan è amatissimo in tutto il mondo per cult cervellotici, misteriosi, complessi e profondi come “Memento”, la trilogia de “Il cavaliere oscuro”, “Inception” e “Interstellar” ma, finora, non si era mai mosso tra caccia, eserciti e bombardamenti e la curiosità e le aspettative sono davvero altissime. Come lui stesso ha dichiarato, “Dunkirk”, più che un vero e proprio film di guerra, è una pellicola sulla sopravvivenza, di enorme rilevanza storica, ricco di suspense, dove i dialoghi sono ridotti al minimo per far esaltare ogni minimo dettaglio, Ad impreziosire il tutto ci sono le musiche del grandissimo Hans Zimmer e le scenografie del fidato Nathan Crowley. E se la critica specializzata parla già di Oscar, un motivo ci sarà.

2. Un cast di sole stelle e il sorprendente Harry Styles

Per il suo nuovo lungometraggio, Nolan ha fatto le cose realmente in grande anche per quanto riguarda il cast. Ai giovani Fionn Whitehead (Tommy), Tom Glynn-Carney (Peter) e Jack Lowden (Collins), il regista ha affiancato star del calibro di Kenneth Branagh (Comandante Bolton), Cillian Murphy (soldato sotto shock), il premio Oscar Mark Rylance (Mr Dawson), Tom Hardy (Farrier) e Harry Styles, componente della boyband internazionale One Direction e idolo delle teenager. Styles per Nolan e per la critica è stata una vera e piacevole scoperta e, in molte interviste, il regista ha ammesso che non era a conoscenza dell’immensa fama del cantante, anche se i suoi figli gliene avevano parlato prima del provino.

3. Un’esperienza immersiva totale grazie all’IMAX

Nolan ama girare le sue pellicole in IMAX e 65mm. “Dunkirk” è stato girato per il 75% col sistema di proiezione Image Maximum nativo, che permette di dare alle immagini un maggiore realismo e una risoluzione di gran lunga superiore. Il regista ha fatto un uso massiccio di telecamere IMAX, pesantissime e molto costose, piazzandole sugli aerei, sulla spiaggia e in mezzo al mare, ricorrendo in minima parte alla CGI. Il risultato è un’esperienza immersiva totale e incredibilmente veritiera, ed è per questo che il regista ha consigliato a tutti gli spettatori di andare a vedere la sua nuova creatura al cinema, proprio per vivere appieno ciò che ha voluto raccontare.

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