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The Green Inferno vietato ai minori: “Troppo crudo, molti spettatori si sono sentiti male”

Le scene eccessivamente violente del film di Eli Roth, in sala dal 24 settembre, hanno indotto la Commissione Censura a vietarlo ai minori di 18 anni. La pellicola rende omaggio a “Cannibal Holocaust” e al controverso filone dei cannibal movie italiani degli anni 70 e 80.
A cura di Valeria Morini
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Non solo arriva nelle sale italiane con un paio d'anni di ritardo, ma il nuovo horror di Eli Roth "The Green Inferno", in sala dal 24 settembre, è stato ufficialmente vietato ai minori di 18 anni. La decisione è stata presa dalla Commissione Censura per via delle scene ritenute troppo violente e splatter. Ad annunciarlo con un comunicato stampa è Koch Media, che distribuisce il film con la sua etichetta horror, Midnight Factory.

Il divieto di visione per i minori è stato imputato all’eccessiva crudeltà di alcune immagini e alla presenza di contenuti troppo esplicitamente violenti. Le prime proiezioni, tenutesi in occasione di anteprime stampa e Festival in Italia e all’estero, non hanno sicuramente lasciato indifferenti gli spettatori. Alcune persone si sono sentite male durante la visione e altre sono svenute di fronte alle crudissime immagini del cannibal horror di Roth.

Eli Roth rende omaggio a Cannibal Holocaust

Presentata al Festival di Roma nel 2013, "Green Inferno" è un esplicito omaggio a un filone molto in auge nel cinema italiano degli anni 70 e 80 e in particolare al celeberrimo "Cannibal Holocaust" di Ruggero Deodato (il più noto di una corposa filmografia che comprende titoli come "Il paese del sesso selvaggio" di Umberto Lenzi, "La montagna del dio cannibale" di Sergio Martino o "Antropophagus" di Joe D'Amato). Il film di Deodato resta tuttora una delle più controverse dell'intera storia del cinema, non solo per la sua crudezza ma anche perché sul set diversi animali vennero davvero uccisi, scatenando le proteste degli ecologisti. Per qualche tempo, si diffuse addirittura la falsa teoria secondo cui "Cannibal Holocaust" sarebbe stato uno "snuff movie"  (film in cui gli attori vengono realmente assassinati).

La pellicola di Eli Roth, regista che ha cambiato le coordinate del genere horror con "Cabin Fever" e "Hostel", non vuole essere da meno e propone sangue e squartamenti in grandi quantità, tanto che persino negli Stati Uniti l'uscita è stata rinviata al 25 settembre. La trama si concentra su un gruppo di ambientalisti che finiscono in mano a un gruppo di efferati indigeni antropofagi in Amazzonia. Nel frattempo, Roth ha già girato un nuovo film, "Knock Knock" con Keanu Reeves, nelle sale americane a ottobre.

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