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I 10 sequel più brutti di sempre

Quante volte avrete pensato che il sequel di un gioiellino del cinema non andava girato per nessuna ragione al mondo? Ecco 10 film che ne sono la dimostrazione lampante.
A cura di Ciro Brandi
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Quanto volte avrete sentito dire che alcuni film non dovrebbero avere mai un sequel? Ebbene, in moltissimi casi è realmente così, e le dieci pellicole che troverete qui di seguito lo dimostrano. Film intoccabili come “Basic Instinct”, con la conturbante Sharon Stone, “Wall Street” di Oliver Stone, “The Mask 2”, persino “Dirty Dancing”, con l’amatissima coppia formata da Patrick Swayze e Jennifer Grey, hanno avuto un seguito (o più d’uno) che, non solo non ha incassato nemmeno lontanamente quanto il primo, ma ne è uscito totalmente distrutto, da critica e pubblico, e, in alcuni casi, ha fatto letteralmente sparire, come meteore, i nuovi protagonisti. Leggendoli, ve ne verranno in mente altri mille, quindi, come al solito, attendiamo i vostri commenti per aggiornare la lista

Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo” (2008)

In cabina di regia c’è Steven Spielberg, ma il quarto film dedicata alla serie concepita dal produttore esecutivo George Lucas, non convince. Harrison Ford è sempre in forma smagliante, ma la storia fa acqua da tutte le parti. L’anziano Indiana Jones che deve fronteggiare gli agenti dell’Unione Sovietica, nel 1957, capitanati Irina Spalko (Cate Blanchett) mentre si lanciano alla ricerca di un teschio di cristallo non ha appassionato per nulla i fan del famoso archeologo. Ci furono anche dissapori tra Ford, Spielberg e Lucas sull’idea iniziale e la lavorazione fu rimandata più volte. Il marketing ha confidato moltissimo sulla nostalgia del pubblico nei confronti della saga, producendo così prodotti ispirati a tutti e quattro i film, ma nonostante gli incassi stratosferici, il film è tuttora considerato uno dei peggiori sequel di sempre.

Basic Instinct 2” (2006)

Sequel del campione d'incassi diretto da Paul Verhoeven nel 1992, “Basic Instinct 2”, basato sui personaggi di Joe Eszterhas, vede il ritorno della femme fatale Catherine Tramell (Sharon Stone), coinvolta in nuovi omicidi a Londra. Stavolta è uno psichiatra, il dottor Michael Glass (David Morrissey), a indagare sul suo conto per Scotland Yard, mentre gli omicidi continuano. Il film ha ricevuto, durante l'edizione dei Razzie Awards 2006, quattro vittorie come Peggior film, Peggior attrice protagonista per Sharon Stone, Peggior sceneggiatura per Leora Barish Henry Bean e Peggior prequel o sequel; inoltre è stato nominato per Peggior attore non protagonista a David Thewlis, Peggior regista a Michael Caton-Jones e Peggior coppia per il seno asimmetrico di Sharon Stone.

Wall Street – Il denaro non dorme mai” (2010)

Oliver Stone, nel 2010, tenta il colpaccio, girando il sequel del suo “Wall Street”, film cult del 1987, che valse l’Oscar come Miglior attore a Michael Douglas. L’attore torna anche nel sequel, coadiuvato da Shia LaBeouf e nella pellicola c’è anche un cameo del compianto Eli Wallach, alla sua ultima apparizione cinematografica.  Non a caso la suoneria del cellulare del protagonista è il motivetto del film Il buono, il brutto, il cattivo. Nonostante il clamore pubblicitario e una campagna promozionale a tappeto, il film non riesce a far presa sul pubblico, che non lo premia.

The Mask 2” (2005)

Lawrence Guterman, dopo 11 anni dal mega successo di “The Mask – Da zero a mito” con Jim Carrey, tenta l’impossibile, girando “The Mask 2” (“Son of the Mask”), ma Carrey non c’è, la storia è solo un pretesto per inserire effetti speciali alquanto elementari e sia la critica che il pubblico lo hanno snobbato.

Dirty Dancing 2” (2004)

Ecco il film che non andava assolutamente girato. Il coraggioso regista è Guy Ferland e i protagonisti sono Romola Garai e Diego Luna. La pellicola è una rivisitazione di “Dirty Dancing – Balli proibiti” del 1987, con Patrick Swayze e Jennifer Grey, ma non ha legami con esso. “Dirty Dancing 2” riutilizza la stessa trama di base, ma ne trasporta l'ambientazione dal Nord dello stato di New York a Cuba, e la data dall'inizio degli anni Sessanta alla fine dei Cinquanta, nei giorni della rivoluzione di Fidel Castro. Il problema è che il titolo, quindi, è pretestuoso e, in un certo senso, parassitario rispetto al primo e indimenticabile film, anche se la colonna sonora è ampiamente salvabile, mentre il resto no.

Honey 2” (2011)

Billie Woodruff, cavalcando l’onda del successo di “Save the Last Dance”, dirige “Honey”, assoldando la bellissima Jessica Alba, e mettendo su una colonna sonora da urlo. Il clamore fu immediato e il riscontro del pubblico esorbitante. Girarne un sequel nel 2011, però, è stato un errore che ha pagato sulla propria pelle, anche perché la storia totalmente diversa, e un tantino pesante, con attori semisconosciuti (Katerina Graham e Randy Waine) ha fatto cambiare rotta al tema iniziale.

“The Karate Kid – La leggenda continua” (2010)

Quattro anni fa, Harald Zwart ha portato sugli schermi il quinto film della serie “The Karate Kid”, iniziata nel 1984. Ralph Macchio e Pat Morita sono stati sostituti da Jackie Chan e Jaden Smith (figlio di Will). Pur avendo alcuni punti in comune con il primo film, non si tratta di un remake, in quanto trama, personaggi ed ambientazione si differenziano dal primo capitolo per molti aspetti. A dispetto del titolo, nel film non si usa il karate, ma il kung fu. Inoltre, vista l'età del protagonista, la trama (il ragazzino apprende le arti marziali in pochissimo tempo e quasi senza allenamento) ed altri elementi come il modo in cui sono presentati molti bambini prodigio sia di arti marziali che di musica, lo rendono un film adatto ad un pubblico meno vasto di quello dei film precedenti.

Ghostbusters 2” (1989)

Il primo capitolo ha appena compiuto 30 anni, mentre il secondo uscì 5 anni dopo, nel 1989, diretto sempre da Ivan Reitman, sperando di bissarne gli incassi e il successo. Purtroppo non fu così, e le cause vanno ricercate nells storia molto debole, battute non più taglienti come il capitolo precedente e un maggiore utilizzo di effetti speciali che penalizzò la recitazione degli attori protagonisti.

The Grudge 2” (2006)

Takashi Shimizu, nel 2004, s’impose al grande pubblico con l’horror The Grudge”, con Sarah Michelle Gellar, remake statunitense del film “Ju-on: Rancore”, diretto dallo stesso Shimizu. Il seguito fu sconvolgente, gli incassi sbalorditivi, quindi il secondo capitolo fu quasi un obbligo. Infatti, due anni dopo, nel 2006, ecco arrivare “The Grudge 2”, composto da tre storie apparentemente indipendenti l’una dalle altre, ma ugualmente terrificanti. Le presenze adesso rendono la vita un inferno a Aubrey Davis (Amber Tamblyn) ma diventano più caricature che oggetto del terrore e, a lungo andare, il film appare come un’accozzaglia disordinata di scene girate solo per far saltare continuamente dalla poltrona gli spettatori, senza un filo logico solido.

Oltre I confine del male – Insidious 2” (2013)

Insidious”, nel 2010, è stato un successo planetario al botteghino, un vero gioiellino del cinema horror, girato magistralmente da James Wan, guadagnando 97 milioni di dollari in tutto il mondo. Il sequel, “Oltre i confini del male – Insidious 2”, sempre girato da Wan, ha avuto un buon seguito, non ha bissato sicuramente i fasti del primo, molto probabilmente perché il plot è alquanto ripetitivo e le scene quasi uguali al primo. Infatti, il produttore Leigh Whannel si è affrettato subito a dichiarare che, nel 2015, il terzo capitolo sarà totalmente nuovo.

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