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I 50 anni di Juliette Binoche, la diva più premiata della storia del cinema francese

E’ l’attrice ad aver conquistato più premi, in patria e all’estero, vincendo anche l’Oscar nel 1997 per “Il paziente inglese”. Nel 2014, l’attende una pericolosa missione: sconfiggere “Godzilla”.
A cura di Ciro Brandi
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E’ l’attrice francese ad aver vinto più premi internazionali. E’ la musa di grandissimi registi come Godard, Téchiné, Leos Carax, Philip Kaufman e Kieslowski e nel 1997 ha riportato in patria l’Oscar, come Migliore attrice non protagonista, per lo stupendo ruolo nel film drammaticoIl paziente inglese”, di Anthony Minghella, ben 37 anni dopo Simone Signoret, ultima star francese a vincere l’ambita statuetta. Le sue esperienze in Francia, e nel resto del mondo, l’hanno resa l’attrice francese più pagata del mondo, con registi e produttori pronti a sborsare milioni di dollari per averla nelle proprie pellicole.

Gli esordi e il sodalizio con Leos Carax

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Juliette Binoche nasce a Parigi, il 9 marzo 1964, da papà Jean-Marie, regista teatrale, mimo e scultore e da mamma Monique, attrice polacca. Dopo aver frequentato Il Conservatorio Nazionale Superiore D’Arte Drammatica di Parigi, a soli 18 anni ottiene una parte nel film “Liberty Belle”, di Pascal Kané e nel frattempo lavora anche come commessa e modella. Nel 1984 arriva il primo ruolo da protagonista con “Rendez-vous”, diretto da André Techiné e si apre per lei il percorso da eroina romantica e moderna. Seguono i film “Je vous salue, Marie” di Jean-Luc Godard  e “Les Nanas” di Annick Lanoe. Nel 1986 inizia, invece, il sodalizio professionale con il grande regista Leos Carax col quale gira “Rosso sangue” e “Gli amanti del Pont-Neuf”(1990).

La svolta hollywoodiana

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La svolta arriva nel 1988, quando Philip Kaufman le offre la parte di Tereza ne “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, adattamento del celebre romanzo di Milan Kundera, al fianco di Daniel Day-Lewis. Critica e pubblico sono entusiasti della sua interpretazione e ciò le apre le porte di Hollywood. Nel 1992 recita ne “Il danno”, di Louis Malle, con Jeremy Irons, che fu un grandissimo successo. L’anno dopo, inizia a lavorare con Kieslowski in “Tre colori: Film Blu”, primo film della trilogia completata da “Tre colori: Film bianco”, “Tre colori: Film rosso”. La Binoche è la protagonista del primo film, nel ruolo di Julie, donna che passa dalla solitudine del lutto, alla scelta di andare oltre e liberarsi definitivamente dei ricordi dolorosi del passato. Il ruolo le regala la Coppa Volpi e il Premio César alla Migliore attrice. Nel 1993 nasce anche Raphael, figlio di André Halle.

L’Oscar per “Il paziente inglese” e il successo di “Chocolat”

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L’attrice torna ad interpretare ruoli di eroina romantica in “L’ussaro sul tetto”(1995), nella parte di George Sand e ne “Il paziente inglese”, capolavoro di Anthony Minghella. Il film, tratto dal romanzo di Michael Ondaatje, è uno dei più premiati della storia del cinema, con ben 9 Oscar vinti nel 1997, oltre a 2 Golden Globe e 6 BAFTA. Per il ruolo della giovane infermiere canadase Hana, la Binoche vinse l’Oscar alla Migliore attrice non protagonista e l’Orso d’Argento a Berlino. Il successo personale dell’attrice continua con "Chocolat”(2000) di Lasse Hallstrom, accanto a Johnny Depp, e per la parte della bella Vianne riesce a portare a casa una nomination agli Oscar alla Migliore attrice. Nello stesso anno nasce Hannah, avuta dall’attore Benoit Magimel, e debutta a Broadway con la commedia musicale “Betrayal”, di Harold Pinter. Altri film di successo sono “In My Country” (2003) di John Boorman, “Mary”(2005) di Abel Ferrara, dove la Binoche è una straordinaria Maria Maddalena, poi “Nulla da nascondere” (2005) di Michael Haneke  e “Copia conforme” (2010) di Abbas Kiarostami per il quale vince il Premio alla Migliore Attrice al Festival di Cannes.

Progetti futuri? Sconfiggere “Godzilla”

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Nel 2012, David Cronenberg l’ha voluta nel suo controverso film “Cosmopolis”, nel ruolo di Didi Fancher, al fianco di Robert Pattinson. La pellicola è stata presentata in concorso al Festival di Cannes, ma non ha avuto il successo sperato. Intanto, Hollywood ha richiamato la 50enne più sensuale di Francia per affidarle la parte di Sandra Brody nell’attesissimo film “Godzilla”, che arriverà nelle nostre sale il prossimo 15 maggio e che, siamo sicuri, sarà uno dei blockbuster di quest'anno.

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