I 60 anni di Ornella Muti, dai fotoromanzi al successo internazionale
92 film, 12 serie tv, svariati premi internazionali e, oggi, a 60 anni – anche se ne dimostra 30 – è ancora una delle attrici più belle e talentuose del cinema italiano, fiore all’occhiello anche all’estero. Ornella Muti, nome d’arte di Francesca Romana Rivelli, è nata a Roma il 9 marzo del 1955, da padre napoletano, giornalista, e madre estone, Ilse Renate Krause, scultrice. Da giovane, la Muti ha frequentato la Deutsche Schule Rom, ma prestissimo, grazie alla sorella maggiore, Claudia Rivelli, famosa interprete, negli anni ’70 di fotoromanzi, ha preso parte a quel genere di lavori artistici, col nome di Francesca Rivelli. L’esordio al cinema avviene a soli 14 anni, nel 1969, quando Damiano Damiani la sceglie come protagonista del film “La moglie più bella”, basato sulla storia vera di una ragazza che si ribella agli antichi costumi siciliani. Damiani le scelse il nome di Elena Muti, omaggio a D’Annunzio, e da quel momento non si è più fermata.
Gli splendidi anni ’70 e l’incontro con Monicelli
Negli anni ’70 girò moltissimi film, tra cui “Il sole nella pelle”, “Un posto ideale per uccidere”, di Umberto Lenzi, e si ritrovò a girare anche in Spagna film come “Un solo grande amore”, “Esperienze prematrimoniali”, “La segretaria”, “L'amante adolescente”, incantando anche Mario Monicelli, che la volle per il film “Romanzo popolare”(1974), che le diede l’opportunità di recitare al fianco di Ugo Tognazzi, nei panni dell'operaio milanese Basletti, mentre a lei affidò il ruolo della bella e giovane Vincenzina (durante le riprese del film la Muti era incinta di Naike. Aveva sposato l'attore Alessio Orano, dal quale si separerà nel 1981). Il film di Monicelli le regalò una notorietà immensa questo film le diede notorietà e tutti i registi facevano a gara per averla nei propri film. Due anni dopo era sul set di “Come una rosa al naso”, di Franco Rossi, a fianco di Vittorio Gassman, poi girò “La stanza del vescovo” e “Primo amore”, entrambi di Dino Risi, nuovamente al fianco di Ugo Tognazzi, “I nuovi mostri” del trio Monicelli-Risi-Scola, candidato al Premio Oscar quale Miglior film straniero nel 1978 e “L'ultima donna”, di Marco Ferreri, nel 1976, con Gérard Depardieu.
I successi degli anni ’80 e gli USA
Negli anni ’80 continuò la sua collaborazione con Ferreri e girò anche “Storie di ordinaria follia”(1981) e “Il futuro è donna”(1984). Ornella Muti venne notata anche negli USA e fu chiamata per Partecipare al kolossal “Flash Gordon”, nella versione di Mike Hodges, nella parte della perfida Principessa Aura, e prende parte anche al thriller “Love and Money – Per amore e per denaro”, di James Toback. Girò diversi film americani ma rifiutò il ruolo di protagonista in “Agente 007 – Solo per i tuoi occhi”, e il ruolo andò a Carole Bouquet. Indimenticabili sono i film “Il bisbetico domato” e “Innamorato pazzo” di Castellano e Pipolo, entrambi con Adriano Celentano, e “Nessuno è perfetto”, “Un povero ricco” di Pasquale Festa Campanile – entrambi con Renato Pozzetto – e ancora con lo stesso regista “La ragazza di Trieste”, dove, ancora in coppia con Ben Gazzara, interpreta la psicotica Nicole. Sempre nel 1984 gira “Un amore” di Swann di Volker Schlöndorff, in cui, insieme a Jeremy Irons, Fanny Ardant, Alain Delon, interpretò l'enigmatica Odette, l'amore impossibile di Proust. Parallelamente, ebbe un grande successo anche in televisione con “Risatissima”, insieme a Johnny Dorelli. Nello stesso periodo gira “Cronaca di una morte annunciata” di Francesco Rosi, “Codice privato” di Citto Maselli, per il quale ottenne la nomination come Migliore attrice agli Oscar Europei, “'o Re” di Luigi Magni e “Il viaggio di Capitan Fracassa” di Ettore Scola. In USA prese parte a “Oscar – Un fidanzato per due figlie”, con Sylvester Stallone e “Sette criminali e un bassotto”. Nel 1988 sposa Federico Fachinetti, dal quale ha avuto Carolina e Andrea. I due si si separeranno nel 1996.
Il primo flop e la rinascita
Nel 1992, prese parte a “Non chiamarmi Omar”, una commedia diretta da Staino a partire dal racconto Nudi e Crudi di un altro vignettista, Altan. Il film, anche se composto da un cast stellare, non ebbe molto seguito. Nel 1995, invece, uscì il bellissimo “L’amante bilingue”, in Italia, Spagna e Sud America, diretto da Vicente Aranda. Dopo una pausa di qualche anno, torna nelle sale con “Panni sporchi”(1999), di Mario Monicelli. Più recentemente, ha lavorato solo con registe: Francesca Archibugi, Asia Argento e Eleonora Giorgi, che la scelse per il suo esordio registico “Uomini & donne, amori & bugie”.
Gli ultimi anni e i progetti futuri
La Francia la ama alla follia e lì gira tanti film come “Après la vie”(2002), “Cavale” e “Un couple épatant” di Lucas Belvaux e “Les Bronzés 3: Amis pour la vie”(2006). Sempre nel 2006 ha recitato nella fiction prodotta dalla RAI “Domani è un altro giorno”, e nel 2007 è tornata a lavorare con Citto Maselli in “Civico zero”. Fino al 2008 è stata legata al medico Stefano Piccolo. Sempre nello stesso anno ha girato “Io non ci casco” di Pasquale Falcone, mentre nel 2011 l’abbiamo vista in “Vittorio racconta Gassman”, di Giancarlo Scarchilli. L’anno dopo ha preso parte al film di Woody Allen, girato in Italia, “To Rome with Love”. A breve, l’attrice tornerà sul set in un horror spagnolo, ma ha già terminato le riprese del film fantasy inglese "Checkmate", del regista Jason Bradbury.