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I momenti più commoventi del film “Il miglio verde”

E’ stato uno dei più grandi successi del 1999 ed è, tuttora, una delle pellicola più commoventi in assoluto della cinematografia mondiale. I due protagonisti principali, Tom Hanks e il compianto Michael Clarke Duncan, toccano le corde più fragili dell’anima con le loro performance, ma quali sono i momento più emozionanti? Scopriamoli insieme.
A cura di Ciro Brandi
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Il miglio verde” è uno dei film pù commoventi in assoluto. Diretta da Frank Darabont (“Le ali della libertà”), e tratta dall’omonimo romanzo di Stephen King, la pellicola è stata un successo colossale al botteghino, incassando 286,8 milioni di dollari, a fronte di un budget di 60 milioni. Il film ottenne 4 nomination agli Oscar, ma a stupire la critica e gli spettatori, oltre a quella di Tom Hanks, fu la performance di Michael Clarke Duncan, il gigantesto attore di colore, deceduto il 3 settembre 2012, a Los Angeles, per un infarto del miocardio, a soli 54 anni. Il film narra la storia di Paul Edgecomb (Tom Hanks), un tempo sovrintendente al braccio della morte nel carcere di Cold Mountain e, ad inizio pellicola, ormai anziano, racconta ad un'amica un incontro speciale avvenuto ne "Il miglio verde", l'ala del carcere dove sono rinchiusi i condannati a morte, nel 1935, all'arrivo del gigantesco prigioniero nero John Coffey, accusato di aver ucciso dei bambini. Presto, il prigioniero si rivelerà essere una persona dall’animo gentile e dai poteri soprannaturali. Di seguito vi proponiamo i momenti più emozionanti della pellicola (Attenzione: SPOILER)

I momenti più commoventi del film

1. Dopo un incidente con uno dei detenuti più folli, mentre le altre guardie ferite vanno in infermeria per farsi medicare, Paul cade a terra nel corridoio a causa del dolore lancinante alla vescica. John, vedendo l’uomo sofferente, lo invita ad avvicinarsi e gli afferra con forza la parte dolorante: d'un tratto si accendono tutte le luci e dalla bocca del detenuto escono nuvole di insetti che si dissolvono nell'aria. Quella notte Paul si accorge di essere guarito, riuscendo a fare l'amore con la moglie dopo non esserne più stato in grado per molto tempo.

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2. Nel braccio della morte fa la sua apparizione anche un topo ribattezzato da Mister Jingles. Mentre l’animaletto sta inseguendo un oggetto lanciatogli da un detenuto, viene pestato e ucciso da Percy, uno dei sovrintendenti del carcare. È qui che John torna nuovamente a stupire: dopo aver preso il topo tra le mani, riesce a riportarlo alla vita tra l'incredulità generale.

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3. Paul parla ad Hal Moores, suo amico e capo del carcere, dei poteri straordinari di John e visto che la moglie di Moores, Melinda, ha un tumore al cervello in fase terminale, i due decidono di portare John a casa per provare a guarirla. John, scortato e ammanettato, si reca alla villa e qui, dirigendosi direttamente verso la camera di Melinda, appoggia le sue labbra su quelle della donna che, miracolosamente, guarisce.

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4. Tornati al carcere le tre guardie tornano da Percy, che aveva dato di matto poco prima, e lo liberano. John, dopo averlo afferrato tra le sbarre, gli trasferisce il male succhiato a Melinda. Paul chiede a John il perché di questo gesto e lui, presolo per mano, gli mostra, come in un film, cosa aveva visto quando Wild Bill, prigioniero ucciso da Percy in uno scatto d’ira, gli aveva afferrato il braccio. In pratica, John gli mostra chi era il vero responsabile del delitto delle due bambine per cui lui era stato incolpato ingiustamente.

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5. Il giorno prima dell'esecuzione, Paul entra nella cella di John e gli chiede se vuole fuggire. John però vuole morire perché è stanco del male che gli uomini si fanno tra di loro. Paul chiede a John se ha un desiderio particolare prima dell'esecuzione e John chiede di poter vedere un film, cosa che non aveva mai fatto: assistono insieme al film "Il cappello a cilindro", e la pellicola è proprio quella che vedrà Paul nella casa di riposo e che scatenerà il suo pianto per quei ricordi, 64 anni dopo, nel 1999.

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