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Il 67° Festival di Locarno racconta la crisi dei nostri giorni, ma è già polemica

Il famoso festival svizzero avrà come tema portante la crisi del presente e le difficoltà del vivere quotidiano. Ad aprire le danze ci penserà Luc Besson con “Lucy”, ma è già polemica per la soppressione di “Locarno a Roma”, per mancanza di fondi.
A cura di Ciro Brandi
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Il famoso festival svizzero è arrivato, quest’anno, alla 67esima edizione, che si terrà dal 6 al 16 agosto, ma già imperversano le polemiche. Il motivo è dato dalla cancellazione di “Locarno a Roma”, l’appendice italiana della manifestazione, che non si farà per mancanza di fondi. Ovviamente, le reazioni del Sindacato critici cinematografici e dell'Associazione degli autori non si sono fatte attendere, ma finora non c’è stato nessun dietrofront. E dire che il tema portante dell’edizione 2014 sarà proprio la difficoltà di vivere il presente, la crisi mondiale e i modi per affrontarla. Tralasciando le polemiche, la kermesse si preannuncia davvero interessante. Ad aprire le danze, ci penserà il film di Luc Besson, “Lucy”, con la splendida Scarlett Johansson. La giuria sarà presieduta dal nostro Francesco Rosi, vincitore del Leone d'Oro al Festival di Venezia, lo scorso anno, con “Sacro GRA” che dovrà fare una scelta molto ardua, tra venti film, per arrivare ad assegnare l’ambito Pardo d’Oro.

I film da tenere d’occhio e la retrospettiva dedicata  alla Titanus

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Tra i film più interessanti ci sono “Perfidia”, dell’italiano (l’unico in gara) Bonifacio Angius, “A Blast”, di Syllas Tzoumerkas, “Ventos de Agosto”, di Gabriel Mascaro, “L’abri”, del regista Fernand Melgar e “La sapienza”, di Eugene Green. Verranno presentati, tra gli altri, anche ”Geronimo” di Tony Gatlif, “Mary's Story” di Jean-Pierre Améris, “Dancing Arabs” di Eran Riklis, “The Hundred-Foot Journey”, di Lasse Hallstrom e “Clouds of Sils Maria”, di Olivier Assays, già visto al Festival di Cannes. La retrospettiva, quest’anno, è dedicata ai capolavori della Titanus, la famosa casa di produzione italiana che ha saputo conciliare il grande spettacolo con l’incantevole cinema d’autore, inimitabile e immortale. Per l’occasione, in Piazza Grande sarà proiettato “Il Gattopardo, capolavoro di Luchino Visconti, interamente restaurato.

Gli ospiti internazionali

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La lista degli ospiti internazionali si arricchisce di giorno in giorno e, ad oggi, quelli confermati sono: Mia Farrow, la splendida Juliette Binoche, il famoso direttore della fotografia Garrett Brown (“Rocky”, “Shining”), gli attori Armin Mueller-Stahl e Jean-Pierre Léaud, feticcio di François Truffaut che lo volle per il film “I 400 colpi”, pellicola che ha ispirato il manifesto del Festival di Venezia 2014, e la regista Agnès Varda. Anche il maestro del brivido Dario Argento dovrebbe essere a Locarno, ripresosi dall’incidente domestico delle scorse settimane, così come Melanie Griffith e Jason Schwartzman. Di seguito trovate tutti i film presenti a questa 67esima edizione, divisi per sezione:

PIAZZA GRANDE

Lucy, Luc Besson (Francia)

Dancing Arabs, Eran Riklis (Israele)

Love Island, Jeremila Žbanić (Croazia/Germania/Svizzera/Bosnia Erzegovina)

A Hitman’s Solitude before the Shot, Florian Mischa Böder (Germania)

Hin und weg, Christian Zübert (Germania)

Il Gattopardo, Luchino Visconti (Italia/Francia)

Marie Huertin, Jean-Pierre Améris (Francia)

The Beaches of Agnes, Agnès Varda (Francia)

A la vie, Jean-jacques Zilbermann (Francia)

The Hundred-Foot Journey, Lasse Hallström (Stati Uniti)

Schweizer Helden, Peter Luisi (Svizzera)

Pause, Mathieu Urfer (Svizzera)

Clouds of Sils Maria, Olivier Assayas (Francia/Germania/Svizzera)

Land Ho! Aaron Katz e Martha Stephens (Stati Uniti/Islanda)

Geronimo [+], Tony Gatlif (Francia)

COMPETIZIONE INTERNAZIONALE

A Blast, Syllas Tzoumerkas (Grecia/Germania/Paesi Bassi)

Alive, Park Jungbum (Corea del Sud)

Cavalo dinheiro, Pedro Costa (Portogallo)

Cure – The Life of Another, Andrea Štaka (Svizzera/Croazia/Bosnia Erzegovina)

Dos disparos, Marín Rejtman (Argentina/Cile/Germania/Paesi Bassi)

Durak, Yury Bykov (Russia)

Fidelio, l’odyssée d’Alice, Lucie Borleteau (Francia)

Gyeongju, Jamie Seo (Corea del Sud)

La princesa de Francia, Matías Piñeiro (Argentina)

La sapienza, Eugène Green (Francia/Italia)

L’abri, Fernand Melgar (Svizzera)

Listen up Philip, Alex Ross Perry (Stati Uniti)

Mula sa kung ano ang noon, Lav Diaz (Filippine)

Nuits blanches sur la jetée, Paul Vecchiali (Francia)

Perfidia, Bonifacio Angius (Italia)

The Iron Ministry, J.P. Sniadecki (Cina/Stati Uniti)

Ventos de agosto, Gabriel Mascaro (Brasile)

CINEASTI DEL PRESENTE

Buzzard, Joel Potrykus (Stati Uniti)

Christmas, Again, Charles Poekel (Stati Uniti)

Exit, Chienn Hsiang (Taiwan/Hong Kong)

Frère et sœur, Daniel Touati (Francia)

Hold Your Breath Like a Lover, Kohei Igarashi (Giappone)

La creazione di significato, Simone Rapisarda Casanova (Canada/Italia)

Lelaki harapan dunia, Liew Seng Tat (Malesia/Paesi Bassi/Germania/Francia)

Los enemigos del dolor, Arauco Hernández (Uruguay/Brasile)

Los hongos, Oscar Ruiz Navia (Colombia/Francia/Argentina/Germania)

Navajazo, Ricardo Silva (Messico)

Sae-chul-bal, Jang Woojin (Corea del Sud)

Songs from the North, Soon-Mi Yoo (Stati Uniti, Corea del Sud/Portogallo)

Sud eau nord déplacer, Antoine Boutet (Francia)

They Chased Me Through Arizona, Matthias Huser (Svizzera/Polonia)

Un jeune poète, Damien Manivel (Francia)

FUORI CONCORSO – LUNGOMETRAGGI

A propos de Venise, Jean-Marie Straug (Francia/Svizzera)

Goodbye to Language, Jean-Luc Godard (Francia)

Creep, Patrick Brice (Stati Uniti)

Cutaway, Kazik Radwanski (Canada)

Dang an (The Dossier), Zhu Rikun (Cina)

Dialogue d’ombres, Jean-Marie Straub e Danièle Huillet (Francia/Svizzera)

Homo Faber (trois femmes), Richard Dindo (Svizzera)

Le temps perdu, Pierre Schoeller (Francia)

Lisbon Revisited, Edgar Pêra (Portogallo)

Parole di Kamikaze (I, kamikaze), Masa Sawada (Francia)

Poder dos afetos, Helena Ignez (Brasile)

Sul vulcano, Gianfranco Pannone (Italia)

The Tony Longo Trilogy, Thom Andersen (Stati Uniti)

Yalom’s Cure, Sabine Gisiger (Svizzera)

FUORI CONCORSO – SIGNS OF LIFE

Al-Rakib Al-Khaled (The Immortal Sergeant), Ziad Kalthoum (Siria)

Amori e metamorfosi, Yanira Yariv (Francia/Italia)

Antigona despierta, Lupe Pérez García (Spagna)

Com os punhos cerrados, Pedro Diogenes, Ricardo Pterri e Luiz Pretti (Brasile)

El escarabajo de oro, Alejo Moguillansky e Fia-Stina Sandlund(Argentina/Danimarca/Svezia)

Favula, Raul Perrone (Argentina)

Fils de, Hervé-Pierre Gustave (HPG) (Francia)

Fort Buchanan, Benjamin Crotty (Francia/Tunisia)

Los ausentes, Nicolás Pereda (Messico/Spagna/Francia)

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