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L’Acciaio della fabbrica di Mordini arriva nelle sale italiane

Il sogno di una vita fuori dalla fabbrica fornisce la forza necessaria alle due amiche Anna e Francesca di andare avanti tutti i giorni in una realtà dura e senza sconti.
A cura di Ciro Brandi
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Acciaio

Stefano Mordini, dopo l’esordio dietro la macchina da presa con “Provincia meccanica”, in concorso al Festival di Berlino nel 2005, torna nelle sale col suo secondo lungometraggio, tratto dall’omonimo e pluripremiato romanzo di Silvia Avallone. La pellicola è stata presentata alla selezione ufficiale delle Giornate degli Autori alla 69esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, riscuotendo un notevole successo. Il film ci porta nel mondo delle acciaierie, fatto di adolescenti che passano direttamente dalle scuole alla fabbrica, senza aver conosciuto nulla di quanto accade fuori da quel grigio contesto che annulla l’individualità delle persone. Una realtà durissima che, prendendo la città di Piombino come esempio e metro di paragone, ci sbatte in faccia delle situazioni estremamente vere ed esperienze che riguardano tantissimi giovani di oggi. Da non perdere.

La trama

Acciaio

Anna e Francesca, due adolescenti, amiche da sempre, sono cresciute in un quartiere periferico di Piombino, in Via Stalingrado, tra le modeste case che sono come un’enorme villaggio destinato ai lavoratori della fabbrica d’acciaio che troneggia come una triste fortezza. Entrambe sognano di poter cambiare vita, di distinguersi da quella massa grigia, dalle famiglie violente e senza valori, spezzare quella catena inossidabile come l’acciaio, andando a vivere magari sulla vicina Isola d’Elba, per loro paradiso turistico privo di problemi. Alla loro storia, s’intreccia quella di Alessio, fratello di Anna, operaio integerrimo e fiero del suo lavoro duro ma pulito, che soffre per l’amore perso, Elena, diventata, nel frattempo, direttrice dell’acciaieria. Quando l’amore busserà, prepotentemente, alla porta di tutti loro, allora la vita prenderà una piega decisamente diversa, nel bene e nel male.

Il cast

Michele Riondino

Le due protagoniste, Anna e Francesca, hanno il volto delle esordienti Matilde Giannini e Anna Bellezza, straordinarie per essere alla loro prima esperienza su un set così impegnativo. Michele Riondino è nei panni di Alessio. L’attore, anche se giovanissimo, ha già preso parte a film di un certo spessore come “Noi credevamo”, di Mario Martone, e “Bella addormentata”, di Marco Bellocchio. Vittoria Puccini, dopo la fantastica esperienza sul set di “Magnifica presenza” di Ferzan Ozpetek, ha accettato subito di dar vita al personaggio di Elena. Completano il cast: Francesco Turbanti (Mattia), Luca Guastini (Cristiano), Monica Brachini (Sandra), e Massimo Popolizio (Arturo).

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