L’Educazione Siberiana dei “criminali onesti” di Gabriele Salvatores
Gabriele Salvatores dirige questo straordinario film drammatico tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Nicolai Lilin, del 1980. Il film, il primo del regista girato completamente in Lituani e in lingua inglese, è stato presentato al Courmayer Noir In Festival il dicembre scorso e ha riscosso un buon successo. Salvatores ha scritto la sceneggiatura con Stefano Rulli e Sandro Petraglia ma il fatto curioso è che proprio Lilin ha voluto che fosse lui a dirigere la trasposizione cinematografica della sua opera, dopo aver visto “Mediterraneo”. Dal canto suo, Il regista ha dichiarato, proprio a Courmayer, che da “Educazione Siberiana” ha imparato tantissimo, sottolineando che non si tratta di un film politico asettico e pesante, ma incentrato sulle regole ferree – e talvolta assurde – che hanno dominato la città nella quale è cresciuto lo stesso scrittore. Un mondo, quindi, lontanissimo dal suo, ma che ha saputo trasporre con passione e maestria per il grande schermo
La trama
La vicenda è ambientata in Transnistria, una regione della Moldavia occidentale e si svolge in un arco di tempo di dieci anni, dal 1985 al 1995. Con la caduta del muri di Berlino, nel 1989 e tutto quello che ne consegue, nel 1990 anche la Moldavia si autoproclama indipendente, ma non è riconosciuta da nessuno Stato. In questa cittadina vive una comunità perseguitata dove valgono ancora le vecchie regole siberiane. Sono malavitosi chiamati Urka siberiani e si definiscono “criminali onesti”. Kuzy, nonno di Kolyma e Gagarin, cerca di educare i due nipoti nel rispetto delle tradizioni, ma il loro mondo si sta trasformando, il regime comunista è allo sbando più totale e s’impone sempre di più il libero mercato, quindi i due nipoti si troveranno coinvolti in cambiamenti esorbitanti tra il vecchio e nuovo mondo.
Il cast
L’immenso John Malkovich, che negli ultimi anni sta vivendo un periodo d’oro grazie ai ruoli in film come “