La banda di “Boris” e Corrado Guzzanti tornano con l’anti-cinepanettone
Stop a Christian De Sica, Fabio De Luigi, Massimo Boldi & Co, a storie di mogli tradite, vacanze sulla neve, tradimenti stupidamente nascosti e a finali scontati e banali. Quest’anno a dare una sferzata di novità ai film di Natale ci sarà l’anti-cinepanettone del noto trio di registi formato da Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo, che ha voluto riunire la sgangherata banda di “Boris”, la serie tv andata in onda dal 2007 al 2010, e il mitico Corrado Guzzanti, guest star di alcune puntate, per “Ogni maledetto Natale”, presentato oggi in anteprima al Torino Film Festival. La famosa serie – trasmessa in prima visione assoluta in Italia dai canali satellitari Fox e FX, e poi in chiaro da Cielo – portava in scena il dietro le quinte di un set televisivo, nel quale si sta girando “Gli occhi del cuore 2”, una finta fiction italiana. All'inizio del 2008, Corrado Guzzanti vi ha partecipato nel ruolo di Mariano Giusti, un attore in crisi, che nella sit-com interpretava il ruolo del Conte malvagio. Oltre al personaggio di Giusti, il comico romano ha interpretato anche la parte di Padre Gabrielli, un prete dallo spiccato accento napoletano ed affiliato alla Camorra, che assiste Mariano sul set dal momento della sua conversione religiosa.
La dissacrazione del Natale, incubo annuale
La prima cosa a cui avrete pensato è che, in effetti, è alquanto strano vedere il mitico Corrado Guzzanti, protagonista di trasmissioni cult e controcorrente come “Avanzi”, “Pippo Chennedy Show” e “L’ottavo nano”, e il trio Ciarrapico/Torre/Vendruscolo impegnati in un genere finora da loro poco sperimentato. Tutti, inclusi gli attori della serie, hanno accettato la sfida del film di Natale, proprio per dare una personale impronta fatta di sarcasmo, ironia dissacratoria, battute taglienti e politicamente scorrette, misti all’amore (rappresentato dall'unione di Alessandro Cattelan e Alessandra Mastronardi). Al centro di “Ogni maledetto Natale”, nelle sale dal 27 novembre, però, c’è proprio il Natale, che diventa un incubo, la festa dell’ipocrisia, una sorta di disgrazia annuale che si abbatte sulle famiglie e sugli innamorati, l’obbligo di doversi riunire per forza e dimostrarsi aperti e interessati alle chiacchiere inutili dei parenti. Qualcuno potrebbe vederci semplicemente una mossa commerciale, un’operazione nostalgica dal successo assicurato e facile, ma seppure fosse così, non ci sarebbe nulla di male, dato che proprio in un episodio della serie Boris, gli attori sostenevano che l’unico modo per far soldi era quello di girare un cinepanettone.
Il ritorno al cinema di Corrado Guzzanti in un doppio ruolo
Per rendere il tutto ancora più interessante e magnetico, il trio di registi ha preso Francesco Pannofino, Caterina Guzzanti, Andrea Sartoretti, Corrado Guzzanti, Marco Giallini, Valerio Mastandrea e Laura Morante e gli ha fatto interpretare un doppio ruolo. Soprattutto Corrado Guzzanti, in questo caso, può dare sfogo al suo trasformismo – per la gioia di tutti i nostalgici – interpretando i ruoli dello sboccato zio Sauro e quello del sadico cameriere filippino dei capitani d’industria. Un graditissimo ritorno al cinema, dopo il film “La passione”, di Carlo Mazzacurati, del 2010, dove interpretava il ruolo di Abbruscati. I fan, però, potranno rivederlo a breve anche in una nuova serie tv, in 6 puntate da 30 minuti, che Guzzanti sta scrivendo con Mattia Torre per Sky, ancora top secret, ma nella quale sarà preso di mira, naturalmente, anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi.