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La Kryptonite nella borsa, il capolavoro di Cotroneo [la recensione]

Il regista Ivan Cotroneo dirige questa splendida “favola”, tratta dal suo terzo romanzo omonimo, edito da Bompiani, nel 2007. La pellicola è stata presentata in concorso anche all’ultimo Festival di Roma.
A cura di Ciro Brandi
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la kryptonite

Il regista Ivan Cotroneo dirige questa splendida “favola”, tratta dal suo terzo romanzo omonimo, edito da Bompiani, nel 2007. La pellicola è stata presentata in concorso anche all’ultimo Festival di Roma. Grande il cast: Valeria Golino, Luca Zingaretti, Cristiana Capotondi, Libero de Rienzo, Vincenzo Nemolato e Luigi Catani (eccezionale nel ruolo del piccolo Peppino).

Napoli, 1973. Peppino Sansone, un bambino di 9 anni, vive in una famiglia alquanto bizzarra e sopra le righe; sua madre Rosaria è entrata in depressione e si è chiusa in un angosciante silenzio, dopo aver scoperto i tradimenti del marito, che utilizzava come alcova una Fiat 850 azzurra. Il padre cerca di distrarre il figlio dalle vicende familiari regalandogli pulcini da allevare come animali da compagnia. A distrarre Peppino ci pensano i giovani zii hippie, Salvatore e Titina, che lo coinvolgono in feste e manifestazioni femministe. Ma il più grande amico di Peppino è suo cugino Gennaro, un tipo strano che si crede Superman, e che fermava le persone perché credeva che avessero la kryptonite nella borsa. Quando quest’ultimo muore improvvisamente, sotto un autobus, Peppino, grazie alla sua immaginazione, riporta in vita Gennaro, immaginandolo come il supereroe che credeva di essere. Grazie a questo nuovo e strampalato amico immaginario, Peppino affronta le vicissitudini quotidiane e si avvicina al complicato mondo degli adulti.

Bellissimo esempio di come il cinema italiano non sia definitivamente alla deriva. Cotroneo costruisce uno script assolutamente affascinante, condito da scene visionarie e surreali coinvolgenti e ben girate. La favola dei piccoli Peppino e Gennaro (un Vincenzo Nemolato da applausi) ci fa capire che gli adulti hanno perso la loro capacità di sognare, di credere, persi nei loro problemi e scaramucce quotidiane, inutili e deleterie. La fotografia di Luca Bigazzi coglie in pieno l’atmosfera di quell’epoca, dandoci la sensazione di viverla davvero sulla nostra pelle. Tra gli attori si distinguono soprattutto la Golino, Zingaretti, Libero De Rienzo e Fabrizio Gifuni, i quali dimostrano di essere camaleontici ed estremamente capaci di fare il loro mestiere.

La canzone “These Boots are made for walkin’”, rifatta dai Planet Funk, accompagna i titoli di coda. Lo stesso Cotroneo ne ha diretto il videoclip, in rotazione su tutte le emittenti musicali.

Voto: 8

La kryptonite nella borsa

Ivan Cotroneo ci racconta una splendida favola tra scene oniriche e surreali che contrastano con la triste realtà di ciascun personaggio

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