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Premi Oscar 2021

La notte degli Oscar 2021: “No felpe e chat Zoom, sarà un film e non una diretta tv”

Non sarà una diretta televisiva e nemmeno un evento pensato per il piccolo schermo, gli Oscar 2021 saranno un set cinematografico dove vivranno le loro emozioni i vincitori di questa edizione. No dirette Zoom, no felpe e abbigliamento casual-smart casalingo, tutto in presenza con protocolli serrati e diverse location. Nessuno alla conduzione per una notte che difficilmente dimenticheremo.
A cura di Eleonora D'Amore
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Jason Sudeikis in felpa su zoom per il Golden Globes
Jason Sudeikis in felpa su zoom per il Golden Globes
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Non sarà una diretta televisiva e nemmeno un evento pensato per il piccolo schermo, la notte degli Oscar 2021 sarà un set cinematografico dove gli attori protagonisti potranno vivere le loro emozioni i vincitori di questa edizione. No dirette Zoom, no felpe e abbigliamento casual-smart casalingo, tutto in presenza con protocolli anti Covid serrati e diverse location. Nessuno alla conduzione per una lunga notte che difficilmente dimenticheremo.

Sarà un film, non una trasmissione tv

Con le nomination fissate e poco più di un mese prima dello spettacolo, gli Oscar 2021 si preannunciano in tutto la loro imprevedibilità. "Il nostro piano è che gli Oscar di quest'anno sembreranno un film, non un programma televisivo", hanno detto i produttori dello spettacolo Jesse Collins, Stacy Sher e Steven Soderbergh, arruolando il regista vincitore dell'Emmy e del Tony Award Glenn Weiss per dirigere la trasmissione in diretta sulla ABC il 25 aprile a partire dalle ore 20.00. Sebbene notevolmente ridimensionati rispetto a un anno normale, i produttori hanno affermato di essere impegnati a organizzare un evento di persona alla Union Station di Los Angeles per candidati, relatori e ospiti limitati. Ci sarà anche una piccola componente dal vivo al Dolby Theatre, che ospita gli Academy Awards dal 2001.

I rigidi protocolli anti Covid

A differenza dei Golden Globe, che combinavano interventi di persona e collegamenti Zoom, gli Oscar non hanno alcuna intenzione di piegarsi a un evento a metà e hanno inviato una convocazione ufficiale con dovizia di particolari, tra i quali, in primis, quello di presentarsi dal vivo. Chi non se la sente può rimanere a casa, con tutta la comprensione del caso. I produttori hanno affermato che intendono trattare l'evento come un set cinematografico attivo con team di sicurezza COVID in loco e protocolli normati con l'utilizzo di test rapidi.

La richiesta per outfit adeguati all'evento

In questo scenario vogliono che tutti gli ospiti si vestano come si deve, senza tute, felpe e abbigliamento smart casalingo: "Puntiamo a una fusione di ispirazione e aspirazione, che in parole reali significa che formale è assolutamente fantastico se vuoi andare lì, ma casual non lo è davvero" hanno aggiunto i produttori. Il riferimento più diretto è quello a Jason Sudeikis, la star di Ted Lasso vincitore del Golden Globes, si è presentato davanti alle telecamere vestito con una comunissima e coloratissima felpa con cappuccio.

Test molecolari e quarantene, il protocollo per gli ospiti

"Coloro che sono coinvolti nella produzione degli Oscar, così come i candidati e gli ospiti, saranno qualificati come lavoratori essenziali, e quindi sono autorizzati a viaggiare da e verso il centro durante la fase di preparazione degli Oscar, inclusa, ovviamente, la premiazione", si legge nella lettera dell'Academy. In particolare gli ospiti dovranno arrivare a Los Angeles entro il 17 aprile se provengono da oltreoceano e da Paesi ad alto rischio Covid ed entro il 20 aprile se provengono dagli Stati Uniti o da Paesi a basso rischio. Tutti i candidati e gli ospiti devono avere un minimo di due test molecolari negativi eseguiti dall'Academy e un totale di tre test nella settimana che precede gli Oscar. Ognuno dei candidati (e dei propri ospiti) deve presentare il proprio piano di viaggio e quarantena per l'approvazione entro l'8 aprile, con possibili modifiche fino al 12 aprile.

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