10 curiosità di “Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1” che ancora non sapevate
Il settimo film della saga di “Harry Potter” – o meglio la sua prima parte – è uscito nel 2010, diretto da David Yates. La pellicola vede Harry Potter abbandonare Hogwarts per cercare e distruggere gli Horcrux, oggetti in cui Lord Voldemort ha imprigionato una parte della propria anima. Naturalmente, i fan presero d’assalto le sale di tutto il mondo, facendo incassare alla pellicola una cifra esorbitante e regalandole un posto d’onore nella storia del cinema per ragazzi. Tuttavia, ci sono ancora 10 curiosità sul film che dovete sapere.
1. L’indecisione sulla scelta del regista
I produttori del film volevano un regista di prestigio e ne contattarono diversi. Alfonso Cuaròn, già regista di “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”, si propose dopo la lettura dell'ultimo romanzo della serie. Guillermo Del Toro manifestò interesse soprattutto per i risvolti dark assunti dalla saga, ma declinò per i troppi impegni lavorativi. Chris Columbus si interessò ma declinò dopo la forte presa di posizione di Yates nel proseguire la regia. M. Night Shyamalan affermò che trattare materiale di una serie cinematografica pienamente evoluta e sviluppata sul suo percorso avrebbe fuorviato dal suo campo. La regia di entrambi i film fu affidata, quindi, a David Yates già regista dei precedenti “Harry Potter e l'Ordine della Fenice” (2007) e “Harry Potter e il Principe Mezzosangue” (2009).
2. Il compenso di Emma Watson
Emma Watson ha firmato un contratto per il film in due parti, in virtù del quale ha ricevuto un compenso di 4 milioni di sterline.
3. L’odio di Radcliffe per le divise della scuola
Daniel Radcliffe ha sempre affermato di essere estremamente contento di non aver dovuto indossare ulteriormente la divisa scolastica, da lui detestata credendo che gli desse un'aria da bambino. Gli abiti della scuola, infatti, sono stati archiviati al termine delle riprese de “Il Principe Mezzosangue”.
4. “Tu-Sai-Chi”
Sia nei romanzi che nei film, Harry Potter non ha mai avuto paura di pronunciare il nome di Voldemort. Ma, ad un certo punto di questo settimo film, anche Harry non pronuncia più il nome del nemico, finendolo per chiamare "Tu-Sai-Chi", come tutti gli altri. Ciò avviene perché originariamente era stata girata la scena in cui Ron spiega agli amici che il nome di Voldemort è diventato tabù, che poi è stata tagliata e che viene mostrata solo tra le scene tagliate presenti nella versione home video.
5. L’ingaggio di Rhys Ifans
Nel film, Rhys Ifans è Xenophilius Lovegood, padre di Luna. L’attore è stato fermato in Spagna, dove raggiunto sul set di un film che stava girando, alcuni tecnici di Harry Potter gli hanno fatto provare dei costumi da mago. Solo dopo è stato confermato ufficialmente nella parte di Xenophilius.
6. Il trucco di Ruper Grint
Rupert Grint si è dovuto sottoporre a un lunghe sedute per il viso con trucco prostetico, necessario alla sua metamorfosi in Reg Cattermole senza l'impiego degli effetti speciali. Il mascheramento è stato così realistico che terminata l'ultima fase di trucco l'attore è completamente irriconoscibile.
7. Lo specchio rotto
Nel film si vede più volte Harry Potter che guarda uno specchio rotto. Per chi non ha letto i libri è difficile capire da dove provenga quell'oggetto, regalatogli da Sirius Black poco prima di morire.
8. L’assenza di Jamie Waylett
In questo film non c’è l’attore Jamie Waylett, che vestiva i panni di Tiger, a causa di un grave episodio giudiziario di cui era stato protagonista e per il quale era stato condannato a svolgere lavori socialmente utili. La Warner Bros. ha rivisto i piani per il suo personaggio decidendo di eliminarlo dal copione e di incentrarsi sul loro compagno di studi Blaise Zabini, al fine di colmare il vuoto.
9. Il punto di vista di Harry
Kloves, lo sceneggiatore, ha deciso di narrare la storia attraverso il punto di vista di Harry Potter, e rappresentare l'intero film come un road movie con i protagonisti continuamente obbligati a spostarsi da un luogo all'altro e con una Hogwarts mai menzionata, contrariamente a quanto successo per tutti i restanti film. La scelta di vedere le cose attraverso gli occhi di Potter ha, ovviamente, precluso l'esclusione di alcuni elementi narrati nel libro.
10. Il budget e gli incassi
Il budget speso è stato di circa 150 milioni di sterline (pari a circa 175 milioni di euro). Tuttavia, la pellicola ha portato a casa ben 960.283.305 milioni di dollari, divenendo il terzo miglior film della saga di Harry Potter per incasso.