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Le 10 cose di “Steve Jobs” che ancora non sapevate

Due anni fa, Danny Boyle portava nelle sale “Steve Jobs”, biopic con Michael Fassbender, Kate Winslet e Seth Rogem conquistando la critica e assicurandosi 2 nomination agli Oscar. Boyle parte dalla presentazione dell’iMac nel 1998 per proseguire con una serie di flash back nei momenti più importanti della storia Apple e della carriera di Jobs. L’avrete amato alla follia, ma ci sono 10 cose che ancora non sapevate.
A cura di Ciro Brandi
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Danny Boyle, nel 2015, ha portato sul grande schermo "Steve Jobs", biopic sul fondatore di Apple, sceneggiato da Aaron Sorkin. Michael Fassbender è il protagonista, coadiuvato da star del calibro di Kate Winslet, Seth Rogen e Jeff Daniels. Boyle parte dalla presentazione dell'iMac nel 1998 per proseguire con una serie di flashback nei momenti più importanti della storia Apple e della carriera di Steve Jobs, inclusi i momenti della fondazione e della produzione di Apple. Il film ha regalato la nomination agli Oscar a Fassbender e alla Winslet, dandoci un ritratto vivido della vita di questo genio tanto amato. Per conoscerlo meglio, ecco 10 curiosità sul film che ancora non sapevate.

1. I complimenti di Fassbender a Christian Bale

Michael Fassbender, in un’intervista, ha affermato che Christian Bale, che rifiutò il ruolo quando la produzione lo contattò nel 2014, sarebbe stato perfetto per la parte. Fassbender lo contattò, addirittura, per dirglielo. In realtà, per il ruolo fu contattato anche Leonardo DiCaprio, che rinunciò per girare “Revenant – Redivivo”.

2. Seth Rogen e l’incontro con il vero Steve Wozniak

Seth Rogen ha incontrato più volte il vero Steve Wozniak, per entrare appieno nel ruolo. L’attore ha studiato i suoi discorsi e gli appunti, dato che prima di essere assoldato per la pellicola, non sapeva nenche chi fosse. Wozniak, co-fondatore di Apple, è stato anche un consulente d’eccezione per il film.

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3. L’autocandidatura di Kate Winslet

Kate Winslet ha scoperto che il film era in cantiere grazie al suo truccatore, già arruolato dalla produzione. L’attrice stava già lavorando a “The Dressmaker – Il diavolo è tornato” ma era intrigata dal fatto che Aaron Sorkin avesse scritto la sceneggiatura di un film su Jobs, diretto da Danny Boyle e con Michael Fassbender come protagonista. Così, inviò al regista una sua foto con una parrucca nera e, poco tempo tempo, le fu inviata la sceneggiatura.

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4. Le richieste impossibili di David Fincher

Inizialmente, il regista del film doveva essere David Fincher, ma in seguito fu scaricato dalla Sony perchè, si dice, avesse chiesto un compenso di 10 milioni di dollari, il pieno controllo creativo del progetto e l’imposizione di Christian Bale come protagonista.

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5. La stessa location per la scena del lancio del 1984

La scena della riunione degli azionisti con il lancio del prodotto, del 1984, è stata replicata nella location originale, cioè al Flint Center del De Anza Community College di Cupertino, in California.

6. Aaron Sorkin e le telefonate con Jobs

Aaron Sorkin ha dichiarato di non aver mai incontrato Steve Jobs personalmente, ma di averci parlato solamente 3 volte al telefono.

7. Ike Barinholtz doveva essere Wozniak

L’attore Ike Barinholtz sostenne un provino per il ruolo di Steve Wozniak, andato poi a Seth Rogen.

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8. Dakota Fanning e il ruolo mancato di Lisa Jobs

Dakota Fanning ha incontrato Danny Boyle e Aaron Sorkin per parlare del ruolo di Lisa Jobs, ma poi non se n’è fatto nulla e il ruolo è andato a Perla Haney-Jardine.

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9. I premi e le nomination

Il film ha vinto due Golden Globe, andati a Kate Winslet come Miglior attrice non protagonista e ad Aaron Sorkin come Migliore sceneggiatura. E’ stato candidato anche a due Oscar: Miglior attore protagonista a Michael Fassbender e Miglior attrice non protagonista a Kate Winslet.

10. Gli incassi

La pellicola non ha riscosso un particolare seguito al botteghino. A fronte di un budget di 30 milioni di dollari, ne ha incassati solamente 34.441.873 globalmente.

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