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Le Idi di Marzo, George Clooney punta all’Oscar

La nuova pellicola di George Clooney è stata presentata in anteprima mondiale in occasione dell’apertura della 68esima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia e adesso è candidata a ben quattro Golden Globes, l’anticamera degli Oscar.
A cura di Ciro Brandi
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La nuova pellicola di George Clooney è stata presentata in anteprima mondiale in occasione dell’apertura della 68esima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia e adesso è candidata a ben quattro Golden Globes, l’anticamera degli Oscar.

George Clooney è il Governatore Mike Morris, integerrimo e machiavellico candidato democratico, che si prepara alle imminenti presidenziali. Tra i suoi collaboratori c’è l’ottimo Paul Zara (Philip Seyomour Hoffman) e un giovane idealista, organizzatore dell’ufficio stampa, Stephen Meyers (Ryan Gosling). La conoscenza di Tom Duffy (Paul Giamatti), coordinatore del candidato concorrente, e della giornalista d’assalto Ida Horowicz (Marisa Tomei) insidieranno in Stephen il dubbio di essere dalla parte sbagliata e a gettarlo nella confusione più totale. Sarà una giovane stagista, Molly (Evan Rachel Wood) a fargli aprire gli occhi una volta per tutte.

Il film è tratto dal lavoro teatrale di Beau Willimon intitolato “Farragut North” e il titolo si rifà alla congiura che mise fine alla vita di Gaio Giulio Cesare, il 14 marzo del 44 a.C., per mano di Bruto e Cassio. Non si tratta semplicemente di un film politico, ma bensì di una lente d’ingrandimento sui rapporti sociali e lavorativi che intercorrono nei tempi moderni, sulle insidie del potere, dove i sotterfugi, le ingiustizie, la slealtà, i tiri mancini sono all’ordine del giorno e il fatto di essere un idealista significa essere tagliati fuori.

La sceneggiatura e la regia sono davvero sensazionali, non lasciano spazio alla noia o ai tempi morti, anche se la tematica e il plot potrebbero trarre in inganno. Invece no. La bravura del cast tiene viva la nostra attenzione fino alla fine, con alcune scene “ad effetto” che resteranno ben impresse nella nostra mente. L’approccio di Clooney regista è fresco, moderno, affascinante e coinvolgente, assolutamente in linea con quello che gli spettatori chiedono oggi da questo genere di film. Non ci si perde in dialoghi aulici e sterili e le idee e tematiche toccate sono estremamente attuali. Vedremo cosa succederà durante la cerimonia dei Golden Globes e soprattutto se Clooney porterà a casa un altro Oscar.

Voto: 8

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