M:I – Protocollo Fantasma, Hunt e la sua squadra più in forma che mai
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Sin dal primo giorno in cui abbiamo saputo che Brad Bird avrebbe diretto il quarto capitolo della saga incentrata sulle avventure action di Ethan Hunt (Tom Cruise) avevamo pensato che i risultati sarebbero stati discutibili. Bird ha vinto due Oscar ma per due film d’animazione, “Gli Incredibili” e “Ratatouille”. Metterlo alla guida di uno dei franchise più redditizi e seguiti al mondo è stata una vera scommessa per la Paramount. Assolutamente vinta.
Il plot è molto avvincente: dopo che un attentato terroristico ha distrutto il Cremlino, il governo degli Stati Uniti attiva il "protocollo fantasma" e l'intera Impossible Mission Force viene accusata dell'attacco da Kurt Hendricks (Michael Nyqvist), un milionario russo che vuole ricostruire l'Unione Sovietica e dominare il mondo. Ethan Hunt (Tom Cruise) e la sua squadra fuggono, in modo da poter operare al di fuori della loro agenzia, per provare la loro innocenza e allo stesso tempo sventare un attacco nucleare che potrebbe portare alla terza guerra mondiale.
La saga, se ben ricordate, è partita nel 1996 con Brian De Palma, passando poi per la mani di John Woo e J.J. Abrams. Ognuno di loro ha lasciato la propria impronta, e stavolta Bird raccoglie a piene mani l’eredità lasciata da Abrams nell’episodio precedente – la maggiore attenzione ai personaggi – ampliandola e facendo diventare il racconto corale, in cui tutti gli attori hanno il proprio spazio.
Ovviamente le peculiarità che hanno reso la saga famosa in tutto il mondo restano inalterate: la spettacolarità delle scene, gli inseguimenti, adrenalina a mille, le acrobazie, donne mozzafiato e scaltre, uomini furbi e dalle intuizioni geniali. La sceneggiatura e la fotografia ci riportano un po’ indietro nel tempo e per la prima volta tutti i personaggi che ruotano attorno ad Hunt – William Brandt (Jeremy Renner), Benji Dunn (Simon Pegg) e Jane Carter (Paula Patton) – hanno delle storie complesse e profonde, analizzate in maniera veloce ed incisiva.
Bird da molto valore ai contenuti, senza perdere mai di vista l’action, fattore per il quale la gente va a vedere da anni questa saga. Non resterete assolutamente delusi: la pellicola è una girandola di scene mozzafiato (stupendo l’inseguimento nella tempesta di sabbia e spettacolare l’arrampicata di Hunt sul Burj Khalifa di Dubai!), le telecamere (IMAX) si spostano da Dubai a Praga, da Mosca a Mumbai, in un crescendo di emozioni culminanti in un finale apertissimo. Bentornato Hunt.
Voto: 8