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Mario Monicelli, 95 anni tra risate e grande cinema

Un piccolo omaggio a uno dei più grandi autori della storia del cinema italiano, grande maestro della commedia, che ha compiuto 95 anni.
A cura di Alessio Gradogna
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Mario Monicelli, 95 anni tra risate e grande cinema

Mario Monicelli, 95 anni portati splendidamente. Ieri c'è stato il compleanno di uno dei più grandi registi della storia del cinema italiano, nato a Viareggio il 15 maggio 1915. Un monumento vivente, un autore che come pochissimi altri, attraverso la sua amara e sempre lucida ironia, ha saputo dipingere sul grande schermo la realtà italiana di questi ultimi decenni, cercando di sdrammatizzare le tragedie attraverso l'arma (e l'anima) della commedia, senza però mai negare uno sguardo attento e disilluso ai problemi della nostra società e ai tempi e alle mode che poco per volta cambiavano davanti ai suoi occhi.

Monicelli, dirigendo e spesso anche scrivendo i suoi stessi film (talvolta insieme a Furio Scarpelli, da poco scomparso), ha raccontato storie private e universali, piccole e grandi, individuali e collettive, senza mai cadere nella retorica, regalandoci infinite risate ma anche tanti momenti e spunti di riflessione. Grazie a lui, attori come Vittorio Gassman e Alberto Sordi, ma anche Mastroianni, Totò, Stefania Sandrelli (ora al debutto come regista) e tantissimi altri, hanno potuto dare vita ad alcuni dei personaggi più riusciti e indimenticabili della loro carriera. Grazie a lui, l'Italia ha potuto ridere, dimenticando per qualche istante il dolore.

Riassumere la sua intera filmografia sarebbe un lavoro improbo, anche se bellissimo: ci accontentiamo comunque di citare alcuni dei suoi capolavori principali, da La grande guerra (Leone d'Oro a Venezia e nominato all'Oscar) a I soliti ignoti, da L'armata Brancaleone ad Amici miei (di cui purtroppo è in lavorazione il remake), da La ragazza con la pistola a Un borghese piccolo piccolo, da Il marchese del Grillo a Speriamo che sia femmina.

Esordio nella regia nel 1935, ultimo lungometraggio (Le rose nel deserto) diretto nel 2006: 95 anni di vita, oltre 70 anni di cinema. Cinema puro, e scolpito nell'eternità. Auguri Maestro.

Alessio Gradogna

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