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Nelle sale “Ed è subito sera”, il film su Dario Scherillo, vittima innocente della camorra

Claudio Insegno porta nelle sale la storia di Daro Scherillo – interpretato da Gianluca Di Gennaro – giovane di Casavatore ucciso per errore il 6 dicembre del 2004, proprio mentre nell’area Nord di Napoli imperversava una terribile faida tra clan camorristici. La sua vicenda s’intreccerà con quelle del magistrato Rosario De Martino (Franco Nero) e dei camorristi Don Tonino, O’Taleban e ‘O Muccus. Al cinema dal 21 marzo.
A cura di Ciro Brandi
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Claudio Insegno, il 21 marzo, sarà nelle nostre sale con “Ed è subito sera”, pellicola basata sulla storia di Dario Scherillo, il giovane di Casavatore ucciso per errore il 6 dicembre del 2004, proprio mentre nell’area Nord di Napoli imperversava una terribile faida tra clan camorristici. Ad interpretare Scherillo nel film è Gianluca Di Gennaro e la sua storia s’intreccerà con quelle del magistrato Rosario De Martino (Franco Nero), intenzionato ad estirpare ogni traccia della camorra, e quelle dei camorristi Don Tonino, O’ Taleban e ‘O Muccus.

La sceneggiatura del film è stata scritta da Antonio Urzo e Tonino Scala ed è stata presentata al Los Angeles Italia Film Festival. Il progetto è nato per ricordare tutte le vittime innocenti della criminalità e, in un’intervista a Repubblica, Pasquale Scherillo, fratello di Dario, ha detto:

La pellicola è nata per smuovere le coscienze, sarà uno schiaffo al pubblico. Alla fine gli spettatori sentiranno il vuoto, capiranno cosa significa morire a 26 anni da vittima innocente di camorra. Dario non era un eroe, un magistrato, un giornalista. Era un ragazzo normale, è diventato il martire di un sistema. Al suo posto poteva e potrebbe esserci chiunque perché la lotta alla camorra non riguarda solo noi. Le persone devono schierarsi affinché non muoiano altri innocenti.

Antonio De Rosa ha curato la direzione della fotografia mentre il montaggio è stato affidato a Domenico Gianpaglia. Nel cast, oltre a Gianluca Di Gennaro e Franco Nero, ci sono anche Paco De Rosa, Ciro Ceruti, Gaetano Amato e Fabio Toscano.

La trama

Sullo sfondo di una piccola piazza di spaccio alle falde del Vesuvio s’incrociano i sogni e le speranze di tre famiglie di diversa estrazione sociale, quella di Dario, onesta e laboriosa, che vuole rinnovare i saloni della scuola guida di loro proprietà, quella del Magistrato De Martino che vorrebbe estirpare il cancro della camorra e mettere fine alla faida tra i clan di don Tonino e del Talebano e quella del Muccuso, un codardo boss in ascesa. E talvolta basta un niente, una piccola modifica allo scenario e i sogni e le speranze vengono spazzati via.

Il cast

Il grande Franco Nero (Rosario De Martino) torna al cinema dopo la sua partecipazione a “John Wick – Capitolo 2”(2017) e l’intenso “Red Land (Rosso Istria”(2018). Gianluca Di Gennaro (Dario Scherillo), invece, è al suo 13esimo lungometraggio e, a fine 2018, lo abbiamo visto in “Capri-Revolution”, di Mario Martone. Nel suo curriculum ci sono anche le serie tv “Il clan dei camorristi”, “Per amore del mio popolo” e “Gomorra 2”. Il resto del cast è composto da: Paco De Rosa (‘O Muccus), Gianclaudio Caretta (Roberto De Martino), Gaetano Amato (Don Antonio), Alina Person (Tatiana), Fabio Toscano (‘O Taleban), Ciro Ceruti (il commissario), Simona Ceruti (Maria), Giovanna Sannino (Daniela), Stefania Di Francesco (Signora Scherillo) e Salvatore Cantalupo (Antonio Scherillo).

Le curiosità sul film che dovete sapere

1. Il film è stato proiettato il 13 marzo nella Nuova Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati dove erano presenti il presidente della Fondazione Polis Don Tonino Palmese, il presidente del Comitato Scientifico della stessa Fondazione Enrica Amaturo, il presidente del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità Alfredo Avella, il regista del film Claudio Insegno e il parlamentare Paolo Siani.

2. La colonna sonora del film “L’ultima luna” è di Gigi Finizio.

3. Il regista Claudio Insegno ha rivelato che il film è costato circa 280 mila euro. La location principale è Albanella, in provincia di Salerno, comune dove fu arrestato Raffaele Cutolo, nel 1979.

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