Oscar 2011: ecco i pronostici più accreditati
Dopo aver assistito al gran gala di premiazione della Berlinale 2011, che ha visto trionfare il cinema iraniano con il bellissimo Nader and Simin, A Separation di Ashgar Fahradi, voliamo (ahimè solo con l'immaginazione stavolta) ad Hollywood, dove domenica sera assisteremo alle premiazioni più glamour del mondo del cinema: gli Oscar 2011. Per quanto si provi a sfuggire al fascino del grande evento statunitense, è letteralmente impossibile non venire irretiti dal clima, dall'attesa, dell'enorme tam tam mediatico che circonda la notte degli Oscar, tanto che saranno in molti, in tutto il mondo, a seguire l'evento in diretta streaming a partire dalla mezzanotte di domani. E così anche noi non abbiamo potuto sottrarci alla tentazione di immaginare chi saranno gli artisti che saliranno sul tetto del mondo per godere della gloria eterna che solo gli Oscar sanno regalare.
Le nostre valutazioni non sono state fatte seguendo criteri di gusto, ma attraverso lo studio della politica degli Oscar, la raccolta delle opinioni delle principali testate internazionali e tenendo le orecchie ben aperte, alla ricerca di notizie ufficiose che potessero confermare i nostri sospetti. Ed ora, ecco a voi i risultati dell'indagine.
Per quanto concerne il premio più importante di tutti, ovvero l'Oscar come Miglior Film, sia i bookmakers che i principali opinionisti del settore cinematografico concordano sulla vittoria di "The Social Network", il film diretto da David Fincher e sceneggiato da Aaron Sorkin. L'unica insidia che si para davanti al glorioso futuro della pellicola ispirata alla storia (non ufficiale) di Facebook è lo splendido: Il Discorso del Re, diretto da Tom Hooper. Poche speranze restano all'ennesimo capolavoro dei fratelli Joel ed Ethan Cohen, "Il Grinta", che per diversi motivi ha scarse possibilità di accreditarsi il premio; sia in ragione della recente vittoria dei Cohen con "Non è un paese per vecchi" (Premio Oscar nel 2008), sia per via del fatto che accade molto di rado che un remake vinca un Oscar come miglior film, anche se più bello dell'originale.
Per quanto riguarda l'Oscar alla Miglior Regia, anche qui le vari fonti concordano con il pronosticare la vittoria di David Fincher per The Social Network, in questo caso il celebre regista conquisterebbe la prima statuetta della sua carriera. Stavolta, però, una possibile insidia potrebbe arrivare proprio da Joel ed Ethan Coen, cui l'Academy potrebbe decidere di tributare, per la quinta volta, un meritato omaggio.
Ed ora veniamo ai premi riguardanti la scrittura. Pressoché scontata la vittoria di Aaron Sorkin nella categoria: Migliore Sceneggiatura Non Originale, mentre, per quel che concerne la Migliore Sceneggiatura Originale il panorama si prefigura piuttosto incerto, tra i favoriti troviamo David Seidler per "Il Discorso del Re", seguito, a sorpresa, da "The Kids are All right" e pericolosamente insidiato anche da Inception, film di grande successo che potrebbe a buon diritto, portare a casa qualche statuetta.
Per quel che concerne la categoria Miglior Film Straniero, al primo posto tra i favoriti troviamo Biutiful, del messicano Alejadro Gonzales Iñarittu, ormai al quarto tentativo di conquista di un Oscar. Lo sfidante al titolo più quotato è, invece, il "Of Gods and Men" del francese Xavier Beauvois, ma la bilancia pende nettamente in favore del messicano.
Ed ora veniamo a due dei premi più amati dal pubblico, quelli al Miglior Attore ed alla Miglior Attrice Protagonista, anche qui i pronostici sembrano promuovere, quasi all'unanimità, la coppia formata da Colin Firth e Natalie Portamn per, rispettivamente, "Il Discorso" del re e Black Swan, sontuosa ed inquietante pellicola del bravissimo Darren Aronofsky.
Insomma, come al solito, il profilo dei vincitori sembra delinearsi in maniera abbastanza netta, almeno per quanto riguarda i premi principali, ma chi conosce gli Oscar sa benissimo che la notte più lunga del cinema sa riservare insospettabili sorprese e, talvolta, anche i pronostici più consolidati rischiano di saltare per un capriccio.