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Oscar 2019

Oscar 2019 a “Green Book” come Miglior film

Il premio più importante della 91esima edizione degli Oscar è stato assegnato dall’Academy a “Green Book”, diretto da Peter Farrelly. La pellicola ha lasciato a bocca asciutta “Roma”, favorito della vigilia, “A Star Is Born”, “Black Panther”, “BlaKkKlansman”, “Bohemian Rhapsody”, “La favorita”, e “Vice – L’uomo nell’ombra”.
A cura di Ciro Brandi
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L’Academy ha assegnato L’Oscar più importante della serata a "Green Book", diretto da Peter Farrelly che ha così lasciato a bocca asciutta gli altri sei incredibili lungometraggi concorrenti: "Roma", dato come favorito alla vigilia, “A Star Is Born”, “Black Panther”, “BlaKkKlansman”, “Bohemian Rhapsody”, “La favorita”, “Vice – L’uomo nell’ombra”.

La storia dell’amicizia tra Tony Lip e Don Shirley

“Green Book” è ispirato alla storia vera di Tony Lip, padre di uno dei 3 sceneggiatori, Nick Vallelonga. Il regista Peter Farrelly ci riporta al 1962, raccontando la straordinaria amicizia tra, appunto, Tony Lip (Mortensen) un buttafuori italoamericano che ha perso il lavoro e Don Shirley (Ali), un pianista afroamericano che si offrirà di portarlo in tour con lui dandogli l’opportunità di mantenere la sua famiglia. Lip, a sua volta, gli sarà molto vicino nella lotta contro i pregiudizi razziali. Oltre alle due grandi star già citate, nel cast ci sono anche Linda Cardellini, Don Stark, P.J. Byrne e Iqbal Theba.

Un interscambio di ricchezze dell’anima contro il razzismo

La storia d’amicizia tra Tony Lip e Don Shirley è un continuo scambio di energie, un arricchimento reciproco che rovescia qualsiasi tipo di convenzione. I due sono diversissimi sotto ogni punto di vista, ma ognuno porta all’altro la sua ricchezza, in un crescendo di emozioni che raggiungerà il culmine massimo nel finale. Merito anche della sceneggiatura assolutamente impeccabile scritta dal regista con Brian Hayes Currie e Nick Vallelonga che mescola commedia e dramma. L’immensa ricchezza d’animo degli amici, purtroppo, dovrà fare i conti con la povertà del razzismo imperante dell’epoca che piomberà come un macigno, e a più riprese, sulla loro strada. Sarà proprio grazie al loro affiatamento che riusciranno a superare – talvolta a fatica – tutte le difficoltà e le umiliazioni. Il loro incredibile viaggio on the road è incorniciato dalla stupenda fotografia di Sean Porter e dalle musiche i Kris Bowers.

I riconoscimenti arrivati prima dell’Oscar

Prima degli Oscar, “Green Book” aveva già fatto incetta di premi in giro per il mondo vincendo 3 Golden Globe come Miglior film commedia o musicale, Miglior attore non protagonista (a Mahershala Ali) e Migliore sceneggiatura; 1 SAG Award come Miglior attore non protagonista (ad Ali) e 1 BAFTA sempre al Miglior attore non protagonista.

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