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Ridley Scott ritorna ad Alien con ‘Paradise Lost’: “Sarà collegato alla saga”

Il regista svela dettagli sul seguito di “Prometheus”, che conterrà diversi collegamenti alla saga nata nel 1979 e persino all’eroina Ripley interpretata dalla grande Sigourney Weaver. Quest’ultima, inoltre, tornerà in un altro sequel prodotto da Scott e diretto da Neill Blomkamp. Entrambi i film usciranno nel 2017.
A cura di Valeria Morini
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Proprio nei giorni in cui arriva in sala l'atteso "Sopravvissuto – The Martian", che segna il ritorno dietro alla macchina di Ridley Scott, il grande regista britannico offre ai suoi fan alcune preziose novità sui suoi prossimi progetti. Non troppo preoccupato del fatto che la sua ultima pellicola sia appena stata accusata di plagio da uno sceneggiatore russo, Scott è felicemente proiettato verso il prosieguo della saga di "Alien", tutt'altro che conclusa.

Come lui stesso ha recentemente annunciato, il 30 maggio 2017 arriverà in sala "Alien: Paradise Lost", il seguito di "Prometheus" che, ancora più di quest'ultimo, si riallaccerà in modo esplicito all'epopea fanta-horror sullo spaventoso alieno creato dall'artista H.R. Giger. Nel cast, torneranno Noomi Rapace e Michael Fassbender, che in "Prometheus" erano la scienziata Elizabeth Show e l'androide David. Cosa più importante, ci saranno evidenti collegamenti con la saga e con il personaggio di Ripley, l'eroina interpretata da Sigourney Weaver. Come riportato da "Empire", Scott ha spiegato:

In un certo senso è Prometheus 2, è la stessa storia. Ma Prometheus ci aveva anche fatto deviare dal cammino che sto seguendo, cammino che riporta al primo Alien. Ci saranno dei collegamenti con Ripley, ma per il momento non ve li dirò. Anni fa mi chiedevo cosa sarebbe potuto diventare il sequel di Alien e stavo lavorando ad alcune idee. Sono sempre stato affascinato dalla ragione per cui lo Xenomorfo è stato creato, da chi, e per quale ragione. Il pianeta esisteva già – stavo guardando al lato oscuro della luna – e sarebbe stato chiamato Paradiso. Paradiso è una parola davvero infausta…

La saga di Alien

A questo punto, s'impone un "riassunto delle puntate precedenti" per tirare le fila di questa complessa serie cinematografica nata nel lontano 1979. Il primo, indimenticabile, "Alien" vedeva Ripley e gli altri membri di una stazione spaziale lottare disperatamente contro una terrificante forma di vita aliena. "Nello spazio nessuno può sentirti urlare" era la frase di lancio di uno dei film più spaventosi di sempre, massimo capolavoro di Scott insieme a "Blade Runner". Il film ha originato tre seguiti ancora incentrati sulla battaglia tra Ripley e la creatura, tutti prodotti da Scott ma diretti da diversi registi: "Aliens" di James Cameron (1986), "Alien³" di David Fincher (1992) e "Alien – La clonazione" di  Jean-Pierre Jeunet (1997).

Nel 2012, Scott ha diretto "Prometheus", che della saga è praticamente un prequel: pur raccontando una storia autonoma, fa riferimento alla Weyland Corporation (presente negli altri film) e mostra addirittura la genesi del celeberrimo xenomorfo. "Alien: Paradise Lost" ricollegherà quindi in modo definitivo le storie di Elizabeth e di Ripley. Le sorprese, inoltre, non finiscono qui.

Arriva anche "Alien 5" con Sigourney Waever

Come molti già sanno, nel 2017 arriverà anche un altro sequel della saga di "Alien", diretto da Neill Blomkamp (regista sudafricano noto per "District 9", "Elysium" e "Humandroid"). Tranquilli, però: i due progetti procedono paralleli senza conflitti e sono entrambi sotto la supervisione di Scott, come lui stesso ha spiegato:

Sto producendo il film di Neill. L'idea è quella di farlo seguire al mio film. È più legato alla storia di Ripley, è un punto di vista completamente differente, è più di sequel. Sto entrando dalla porta sul retro.

Il film di Blomkamp, udite udite, dovrebbe vedere il ritorno della Weaver, chiamata per la quinta volta a indossare i panni di Ripley. Il conto alla rovescia è iniziato.

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